Epidurale: cos'è, come funziona, pro e contro

Nel momento del parto è importante che la neo mamma arrivi a viverlo nella massima serenità: le moderne tecniche di parto consentono di prevedere e di decidere se partorire in modo naturale con o senza anestesia epidurale e eventualmente se convertire un parto naturale in cesareo per non mettere in pericolo la salute del neonato.

Articolo aggiornato il 6 Marzo 2009

Parto
Quando si parla di analgesi per il parto si parla di epidurale, cioè di parto senza dolore attraverso una pratica medica che consente di avere un bambino senza dover troppo soffrire per il momento in cui bisogna dare il massimo per metterlo al mondo, nella nascita naturale.
Il parto senza il dolore è consigliato specialmente per le donne che sono particolarmente sensibili al male e che temono di non riuscire a sopportare il male che il parto necessariamente comporta; alcune donne sono convinte che un parto senza il dolore non sia come un vero parto naturale, pensano che il dolore sia una forma di sofferenza necessaria per l’appagamento, ma questo è vero solo se è condiviso, chi non la pensa in questo modo dovrebbe avere il diritto di partorire senza troppo male e con la stessa dignità di una mamma che invece ha avuto più male. I bambini non sono meno bambini se sono nati in modo naturale epidurale.
La serenità di un parto con epidurale parte dal presupposto che un medico specialista si cura di somministrare analgesico alla partoriente in modo che non soffra nel travaglio, con una tecnica che viene effettuata solo da persone che hanno questo ruolo nella struttura sanitaria e che hanno in mano dati clinici e fisiologici della partoriente.

Come funziona

L’epidurale avviene a livello della zona lombare, il medico userà un ago per epidurale che arriva a inserirsi nello spazio appunto epidurale e che è infilato nei grassi che coprono le fibre nervose stimolate durante il travaglio: attraverso un lungo cateterino si inietta l’anestetico, che può essere reiniettato se il travaglio è lungo e che anestetizza la zona critica.
La mamma vivrà il parto esattamente come un parto naturale, senza però soffrire troppo male, con gli stessi tempi di un parto normale e in condizioni di serenità; in alcuni casi l’epidurale è consigliata, specie se le mamme soffrono di ipertensione arteriosa o se soffrono di malattie cardiovascolari. Nel caso in cui la madre soffra di problemi della coagulazione del sangue o di infezioni non è consigliata.
Questo genere di anestesia può comportare alcuni rischi: in alcuni casi una lombalgia temporanea o il mal di testa; se il parto dovesse complicarsi la tecnica può essere reversibile iniettando farmaci di diversa gradazione e tipologia per effettuare un cesareo.

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