Si celebra il prossimo 19 maggio la giornata mondiale dell’epatite, un’iniziativa portata avanti dalla World Hepatitis Alliance, Organizzazione No Profit che rappresenta oltre 280 Associazioni nel mondo che tutelano i malati di epatite B ed epatite C. Queste malattie, infatti, sono ormai un’emergenza globale, interessando 500 milioni di portatori cronici nel mondo, un numero 10 volte superiore a quello dei pazienti colpiti dall’HIV.
Senza contare che molti non sanno di esserlo, aumentando il rischio di diffondere una malattia infettiva ma anche pericolosa: le complicanze dell’epatite uccidono un individuo ogni 30 secondi.
Eppure l’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha mai firmato una risoluzione che unificasse gli sforzi a livello mondiale. Così si verificano, a livello globale, situazioni anomale: “Solo il 70% dei Paesi ha adottato strategie di controllo e prevenzione a livello nazionale, che sono tra l’altro da verificare per controllarne la reale efficacia” spiega Ivan Gardini, Presidente dell’Associazione EpaC Onlus, la principale associazione nazionale di riferimento per i malati di epatite.
Qualcosa potrebbe cambiare proprio in questi giorni, perché l’OMS sta discutendo una risoluzione che mira a riconoscere l’epatite quale emergenza sanitaria globale, puntando all’attuazione di politiche sanitarie omogenee.
Se i più a rischio sono, come sempre, i Paesi in via di sviluppo, anche la soluzione italiana è da emergenza, se si stima un’infezione cronica da epatite C o B in oltre 2 milioni di persone, nonostante l’obbligo del vaccino antiepatite B in vigore dal 1991 e le pratiche igienico-sanitarie che possono rallentare la diffusione dell’epatite C.
“Chiediamo al Governo di riconoscere queste malattie e le relative complicanze (cirrosi, tumore del fegato, necessità di trapianto epatico) come problema di salute pubblica e l’inserimento urgente delle epatiti nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012, anche con finalità di prevenzione oncologica perché i virus HBV e HCV rappresentano agenti infettivi oncogeni” chiede Gardini.
Nell’attesa, il 19 maggio, dalle 10 alle 17, la piazza di Montecitorio ospiterà medici volontari specializzati nella cura delle epatiti e delle malattie del fegato che forniranno informazioni sulle patologie e soprattutto effettueranno screening gratuiti di base, cioè un controllo delle transaminasi, i cui livelli nel sangue possono svelare la presenza di malattie epatiche.
Immagine tratta da: Nuovosoldo.files.wordpress.com
Epatite: il 19 maggio è la giornata mondiale
Il 19 maggio si celebra la giornata mondiale delle epatiti e sarà l'occasione, per l'OMS, di favorire l'introduzione di politiche sanitarie omogenee a livello globale: a Roma screening gratuiti dalle 10 alle 17 in piazza Montecitorio
