Emospermia: cause, sintomi, rimedi, durata e cura del sangue nello sperma

L’emospermia è una condizione caratterizzata dalla presenza di sangue nello sperma. I sintomi e le cause possono essere molteplici. Quando c’è da preoccuparsi? Quali sono i tempi di guarigione per l’emospermia? Scopriamo di più su questa condizione, inclusi i rimedi, la durata e la cura per poter guarire.

Uomo emospermia

Articolo aggiornato il 16 Ottobre 2017

Uomo emospermia

Quali sono le cause, i sintomi, i rimedi, la durata e la cura per l’emospermia, la presenza di sangue nello sperma? Questa condizione è caratterizzata dalla presenza di sangue nel liquido seminale. In linea generale, non c’è motivo di preoccuparsi, ma gli uomini si dimostrano allarmati quando si presenta. Di solito, quando il soggetto ha meno di 40 anni, non indica niente di particolare, anzi tende a risolversi spontaneamente. In ogni caso, è sempre bene consultare il proprio medico di fiducia, specialmente quando questa condizione è associata ad un quadro sintomatologico complesso. Dietro a tutto ciò, potrebbe celarsi soltanto una forma di prostatite, ma i segnali non vanno sottovalutati perché, a volte, si può arrivare a malattie più gravi, come i problemi oncologici. Quando c’è da preoccuparsi? Quali sono i tempi di guarigione per l’emospermia? Scopriamo di più in merito a questo disturbo dell’apparato genitale maschile.

Cos’è

L’emospermia è una condizione caratterizzata dalla presenza di sangue nello sperma.
Si tratta di un evento non particolarmente raro che, nella maggior parte dei casi è, per fortuna, transitorio e dunque non legato a delle patologie gravi.
In alcuni casi, l’emospermia può essere accompagnata da dolore e potrebbe durare anche per un certo periodo di tempo.
In caso di emospermia, il sangue nello sperma può essere marrone o di colore rosato-rosso ed è sempre, in ogni caso, raccomandabile consultare il proprio medico, così da poterne individuare l’origine.
L’emospermia può presentarsi a qualunque età: in linea generale, può fare la sua comparsa dall’adolescenza in poi, ma è maggiormente comune nella fascia tra i 30 e i 40 anni.

I sintomi

Quali sono i sintomi dell’emospermia? L’emospermia rappresenta un sintomo di per sé, ma questa può essere associata ad una più ampia sintomatologia che può includere:

  • Presenza di sangue, di colore rosato o marrone-rosso, nello sperma;
  • Sangue nelle urine;
  • Dolore, durante l’eiaculazione o la minzione;
  • Gonfiore nell’inguine o nello scroto;
  • Brividi o febbre.

Il sangue nell’eiaculato può essere, quindi, un sintomo tipico di alcune malattie e, sicuramente, il più evidente.
In genere, tutto ciò non comporta dolore, però spesso i sintomi possono essere differenti, rientrando all’interno di una situazione più complessa: il soggetto può provare fastidio durante la minzione o nel corso dell’eiaculazione e la sensazione dolorosa può interessare anche la parte bassa della schiena.
Si possono, inoltre, avere la febbre e la presenza di gonfiore, nell’area dell’inguine o nello scroto.

La durata

Quando preoccuparsi, in caso di emospermia? Quando quest’ultima è persistente e non si risolve entro il breve periodo.
A tal proposito, quali sono i tempi di guarigione e la durata dell’emospermia? La durata dell’emospermia può dirsi un evento che accade con una certa frequenza: di solito, tutto si risolve nel giro di qualche tempo e soltanto in certi casi il disturbo diventa persistente, quando supera i 3 mesi. In quest’ultimo caso, bisogna stare attenti ad effettuare gli opportuni controlli, anche dopo del tempo, per evitare eventuali recidive.

Le cause

Le cause dell’emospermia possono essere numerose. Tra i fattori che possono condurre alla rottura dei vasi sanguigni e alla presenza di sangue nello sperma, ci sono:

Nella maggior parte dei casi, comunque, non sono riscontrabili cause per il sangue nello sperma: in questi casi, potrebbe trattarsi di un trauma genitale passato inosservato.
In special modo, prima dei 40 anni di età, è probabile che l’origine dell’emospermia sia di tipo infettiva.
Secondo uno studio effettuato su 200 uomini, pare che solo nel 4 per cento dei casi, i soggetti con più di 40 anni accusassero sangue nello sperma per condizioni come un cancro della prostata.
Nella maggior parte dei casi, le cause sono benigne e, in quanto tali, non pericolose: anche la presenza di un tumore alla prostata, alla vescica o ai testicoli, ad esempio, potrebbe rivelarsi benigna.

La diagnosi

Alla comparsa di segni e sintomatologia, è consigliabile contattare il proprio medico, urologo o andrologo che, tramite una serie di analisi ed esami, stabilirà la diagnosi e la terapia più indicata per il caso specifico.
Oltre alla visita medica e allo studio dei sintomi, potrebbero essere necessari dei test di approfondimento, così da valutare l’eventuale presenza di malattie: tra gli esami per l’emospermia, quello della prostata e dei genitali o l’analisi di campioni di sperma e di urina, ma anche TAC, ecografie del tratto urinario o una biopsia prostatica e un esame rettale digitale, durante cui il medico inserisce un dito nel retto per controllare la forma, le dimensioni e la consistenza della prostata.

La cura

Qual è la cura contro l’emospermia? In alcuni casi, questa condizione può migliorare autonomamente, senza alcun trattamento.
Quando non si trova una ragione specifica che sta alla base del problema, non ci si deve preoccupare perché, evidentemente, si è trattato di un episodio isolato e non grave.
Quando il medico lo ritiene opportuno, potrebbero essere prescritti alcuni farmaci antibiotici: la terapia sarà, infatti, strettamente correlata alla causa del sangue nello sperma, per cui questa potrebbe includere anche trattamenti più mirati e complessi.
L’assunzione di farmaci analgesici potrebbe essere di aiuto contro il dolore.
Per il trattamento dell’infiammazione, se è il caso, sarà sempre il medico a prescrivere eventualmente dei prodotti cortisonici.
Ricordiamo, ad ogni modo, che il tipo di terapia, così come la sua durata e le dosi, dovranno essere decise, esclusivamente, dal medico.

I rimedi

Quali sono i rimedi naturali contro l’emospermia? Sicuramente, per alleviare il fastidio, ad esempio, di una infezione urinaria o prostatica, potrebbe essere utile garantire un’abbondante idratazione, bevendo almeno due litri di acqua al giorno e un’alimentazione sana, che includa il consumo di alimenti ricchi di fibre, così da favorire la defecazione.

La prognosi

Infine, la prognosi dipenderà da alcuni fattori, come la causa scatenante, la gravità della condizione e la velocità nell’agire, oltre che dallo stato di salute e dall’età del paziente.
Ad ogni modo, nella maggior parte dei pazienti, la prognosi è buona e il sangue nello sperma scompare spontaneamente, entro pochi giorni o mesi.

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