Dronedarone e effetto anti-fibrillazione: i risultati della ricerca

La terapia puo' avere diversi livelli, da immediata a lungo termine (30 mesi massimi) e gli effetti collaterali che si collegano alla suddetta terapia consistono in disturbi gastrointestinali, cutanei e aumento della creatininemia (4,7 vs 1%), il suo effetto non causa lo scompenso. Sulla base di questi risultati sanofi-aventis sta procedendo alla registrazione del dronedarone negli elenchi della Foood and Drugs del 2008.

Articolo aggiornato il 18 Maggio 2008

Sanofi
Il dronedarone per ridurre i ricoveri e i decessi per malattie cardiovascolari, e’ quello che sostiene lo studio effettuato da ATHENA, intitolato: “A Placebo-Controlled, Double-Blind, Parallel Arm Trial to Assess the Efficacy of Dronedarone 400mg Bid for the Prevention of Cardiovascular Hospitalization or Death From Any Cause in patiENts With Atrial Fibrillation/Atrial Flutter AF/AFL”.
Secondo lo studio una delle maggiori cause di ricoveri in ospedale e di mortalita’ sarebbe la fibrillazione atriale, che colpisce ancora piu’ che l’infarto vero e proprio con quadro ischemico completo; il problema aumenta di pari passo all’invecchiamento della popolazione, al punto che si puo’ dire che questo sta diventando un problema sanitario, poiche’ le persone che hanno questo distirbo rischiano l’ictus e le complicazioni cardiovascolari per scompenso cardiaco.
Lo studio ATHENA e’ stato condotto in piu’ di 550 centri in 37 diversi paesi del mondo, in totale i pazienti osservati sono stati 4628, e fa parte di un ciclo di studi inerenti le malattie cardiache, tra cui lo studio ANDROMEDA, sullo scompenso cardiaco, gli studi EURIDIS e ADONIS sulla fibrillazione atriale e lo studio DIONYSOS. Secondo quanto emerso dai risultati il dronedarone riduce il rischio di morte per aritmia del 47% dei casi, mentre riduce le altre cause di morte per malattie cardiache del 16% circa.
I pazienti osservati erano divisi in due categorie: di eta’ inferiore ai 75 anni ma con rischio di malattia cardiovascolare, dovuto a diabete, ipertensione, precedenti episodi di scompenso o di disturbo cardiaco e pazienti con eta’ superiore ai 75 anni anche senza fattori di rischio cardiovascolare: il dronedarone su questi pazienti ha lavorato grazie alle sue proprieta’ analoghe al amiodarone, un bloccante multicanale attivo sui canali di calcio, potassio e sodio, antiadrenergizzante, non contenendo lo iodio e’ atossico e anallergico, a livello di polmoni e tiroide. La sua attivita’ rallenta le fibrillazioni cardiache sia in soggetti a rischio che nei soggetti non a rischio del 30%, da cui i vantaggi esposti.
La terapia puo’ avere diversi livelli, da immediata a lungo termine (30 mesi massimi) e gli effetti collaterali che si collegano alla suddetta terapia consistono in disturbi gastrointestinali, cutanei e aumento della creatininemia (4,7 vs 1%), il suo effetto non causa lo scompenso. Sulla base di questi risultati sanofi-aventis sta procedendo alla registrazione del dronedarone negli elenchi della Foood and Drugs del 2008.

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