Droghe: non solo le sostanze stupefacenti attentano alla vita dei giovanissimi

Droghe: non solo le sostanze stupefacenti attentano alla vita dei giovanissimi

Cocaina
Tornano gli spettri del passato scorrendo lo studio effettuato dal rapporto Osservasalute, un lavoro scientifico annuale, che quest’anno si presenta per la quinta volta in Italia e indaga sullo stato di salute degli abitanti della nostra nazione. Secondo Osservasalute in Italia aumentano i giovani che ricorrono a sostanze stupefacenti quali la cocaina e tornano malattie in parte scomparse come la sifilide e la gonorrea, entrambe a trasmissione sessuale.
A ricorrere alla droga purtroppo sono anche i giovanissimi se si considera che la fascia d’età più interessata dal fenomeno è quella che rientra fra i 15 e i 44 anni come ci dice anche Roberta Siliquini ordinaria di Igiene all’università di Torino: “In base ai dati 2003-2005 dei Sert possiamo rilevare una conferma dei dati raccolti già negli scorsi anni sul consumo crescente di cocaina, in tutte le Regioni e con dimensioni sempre più preoccupanti”.
E che il fenomeno droga sia sentito e drammatico al contempo, lo dimostra il dato secondo il quale ben 3 italiani su 10 mila sono curati a causa delle dipendenza della cocaina, nello specifico a fronte di una media nazionale del 3,26% si passa dallo 0,48 delle province trentine fino a svettare al 3,72% nel Lazio e al 3,72% della Campania; addirittura si giunge, niente meno che al 6,13 in Lombardia e più si esaminano i centri ad alta densità urbana, come dice anche la docente torinese, più alta è la percentuale di persone che ricorrono all’uso di sostanze stupefacenti.
Un trend sicuramente preoccupante e dilagante che vede analogo aumento anche in relazione alle malattie sessualmente trasmesse, visto che nei cinque anni presi come riferimento, ovvero dal 2000 al 2005, si è assistito addirittura ad un aumento del 320,5% di nuovi casi e anche qui, la soglia dei giovanissimi è alta e le malattie vedono la loro massima espressione nella fascia d’età che va dai 15 ai 24 anni, mentre, nell’altra fascia d’età esaminata, ovvero fra i 25 e i 64 anni, si assiste ad una vera e propria esplosione del fenomeno stavolta aumentato del 329,1% .
Tali malattie vedono la massima concentrazione in regioni del nord, ancora in città come Trento che denunciano una percentuale del 12,4% su 100 mila abitanti e che va, via, via diminuendo man mano che si scende per lo Stivale, visto che nel Lazio la percentuale si abbassa al 10,2% ogni 100 mila abitanti. Un dato allarmante che mina seriamente la salute dei cittadini, sempre più giovani, come si è visto e che denuncia anche, relativamente alla malattie sessualmente trasmesse, di come poca informazione vi sia e tanta incoscienza alberghi nell’animo di questa nuova generazione che oggi avrebbe tutti i mezzi per rifuggire da queste gravi malattie che sembravano quasi scomparse.