I dolori articolari sono fastidi molto comuni, che possono colpire giovani e meno giovani. Abbiamo chiesto al dr. Damiano Longo, specialista in ortopedia, come fare a combattere questo tipo di dolori.
Quali sono le cause più comuni dei dolori articolari?
Le cause dei dolori articolari ovviamente possono essere molte.
Esse variano a seconda dell’età e delle circostanze. Nei pazienti giovani, i dolori articolari più comuni sono prevalentemente post traumatici, in seguito alle cosiddette patologie da sforzo ripetuto o a traumi sportivi o della strada. Nei pazienti anziani, invece, sono dovuti prevalentemente alla patologia artrosica.
L’artrosi è un fenomeno evolutivo degenerativo delle cartilagini; questo consumo causa un anomalo attrito tra i capi articolari con conseguente infiammazione e dolore.
L’infiammazione può causare, nei casi più avanzati, una produzione abnorme di liquido sinoviale con gonfiore e dolenzia del distretto. A volte è addirittura necessario aspirare questo liquido con una artrocentesi, in quanto il dolore diventa insopportabile a causa della distensione capsulare.
Perché compaiono i dolori articolari in menopausa?
In menopausa lo squilibrio ormonale cui la donna è soggetta e il calo degli estrogeni causa una notevole riduzione della produzione di collagene: ne consegue una maggiore vulnerabilità all’insidia della osteoartrosi e ai dolori alle articolazioni.
Quali sono i rimedi più efficaci contro i dolori articolari?
La terapia più appropriata varia a seconda della causa.
Per quanto riguarda i traumi articolari sono molto efficaci cicli di fisiochinesiterapia (ionoforesi, tecarterapia, rieducazione motoria). Ovviamente, se al trauma è seguita una lesione di una struttura tendinea o legamentosa, sarà necessario un intervento.
Per quanto riguarda la cura dell’artrosi, invece, esistono ormai migliaia di prodotti che aiutano a rallentare e contrastare la degenerazione evolutiva artrosica; purtroppo la cartilagine ialina articolare ha per sua natura la caratteristica di essere poco vascolarizzata, per questo l’apporto d’integratori dei costituenti del collagene e della cartilagine stessa non sempre ha un effetto soddisfacente, non riuscendo a raggiungere il sito.
Per questo motivo il miglior modo per contrastare e rallentare la degenerazione artrosica è l’infiltrazione intrarticolare di acido ialuronico. Questa visco-supplementazione nutre la cartilagine e fa sì che l’articolazione lavori meglio, con minor consumo dei capi articolari. L’acido rimane in situ mediamente per 6 mesi, le infiltrazioni devono quindi essere ripetute circa due volte l’anno, a seconda del grado del consumo articolare e del prodotto che si utilizza.
A RISPONDERE ALLE DOMANDE:
Dr. Damiano Longo
Specialista in Ortopedia