Articolo aggiornato il 16 Gennaio 2013
Il dolore alla caviglia è un disagio che si manifesta spesso in seguito ad una distorsione che provoca un infortunio ai legamenti. In genere accade che la caviglia si ritorce verso l’interno determinando dei piccoli strappi ai legamenti. Tutto ciò provoca gonfiore, inoltre la gamba appare livida e instabile, avendo difficoltà a sostenere il peso corporeo. Altri problemi che comportano una sensazione dolorosa possono essere collegati con il danneggiamento di alcune strutture: tendini, cartilagini o vasi sanguigni. Per effettuare una diagnosi precisa del disturbo, si ricorre di solito ai raggi X e all’aspirazione del liquido sinoviale per analizzarlo.
Le cause
Le cause del dolore alla caviglia possono consistere a volte in vari tipi di artrite, cronica gottosa, psoriasica, reumatoide, settica.
Anche la gotta può avere un’implicazione. La malattia si verifica quando nell’organismo viene prodotto acido urico in quantità eccessiva. Quest’ultimo si deposita nelle articolazioni sotto forma di cristalli, invece di essere eliminato attraverso le urine.
Spesso accade di ritrovarsi in presenza della rottura del tendine d’Achille, ma si tende a trascurare il problema, pensando che si tratti di una semplice slogatura, che ci si è procurati camminando o dopo la corsa in seguito ad una storta. E’ importante quindi stare attenti e contattare un medico se il gonfiore, che a volte può coinvolgere anche il polpaccio e il tallone, non diminuisce nel giro di due o tre giorni o se si sospetta una frattura ossea.
A volta alla base ci può essere anche un’infezione e in questo caso si vede che la superficie diventa rossa, più dolorosa e può salire la temperatura corporea.
I rimedi
I rimedi per il dolore alla caviglia comprendono sicuramente il riposo prolungato o il cercare un sostegno quando si cammina, utilizzando stampelle o bastone. L’importante è cercare di esercitare il meno peso possibile sull’area interessata, se proprio non si può fare a meno di muoverla.
Per rimediare al gonfiore, il piede deve restare sollevato e non si deve trascurare di applicare del ghiaccio almeno per 15 minuti ogni ora nella prima giornata, per poi passare a ogni 3 o 4 ore nei giorni successivi.
Contro il dolore si possono prendere dei farmaci specifici, come quelli, per esempio, a base di acetaminofene o ibuprofene.
Dopo una distorsione per almeno 10 giorni non si deve esercitare alcuna pressione. Soltanto dopo essere guariti si possono portare avanti degli esercizi per il rafforzamento dei muscoli. Molto utili a questo scopo sono il nuoto e lo stretching.