Diverticoli: quali sono i sintomi e quali le cure? I diverticoli sono delle formazioni cave e sacciformi, che sono poste in comunicazione con un organo cavo. Ne possiamo trovare vari in differenti parti del corpo umano. Noti sono per esempio i diverticoli del colon, che si presentano come dei piccoli sacchi che si formano lungo le pareti intestinali. Possono essere congeniti o acquisiti. Quando essi si infiammano, si parla di diverticolite. Si calcola che quasi il 40% della popolazione fra i 40 e i 55 anni presenta dei diverticoli.
Diverticoli esofagei
I diverticoli esofagei interessano la mucosa dell’esofago. Quando sono di tipo congenito, sono determinati da uno sviluppo esofageo alterato. A volte ci sono anche degli pseudodiverticoli, che sono provocati dalla dilatazione delle ghiandole della sottomucosa.
La diagnosi dei diverticoli esofagei viene effettuata con una fluoroscopia dell’esofago. Spesso queste formazioni risultano asintomatiche, anche se in alcuni casi si manifestano disfagia e discinesie esofagee.
Il trattamento dei diverticoli all’esofago di solito non è necessario. Soltanto nei casi di diverticoli di grandi dimensioni viene valutata la possibilità di un’asportazione chirurgica.
Diverticoli vescicali
I diverticoli vescicali si possono formare nella parete della vescica, quando lo svuotamento di quest’ultima diventa difficoltoso a causa di malattie, come, per esempio, l’adenoma della prostata o i restringimenti dell’uretra.
Il sintomo più evidente è il ripetuto bisogno di urinare oppure si può manifestare un’infezione, che presenta sintomi molto simili a quelli della cistite, con comparsa di sangue e pus nell’urina.
La diagnosi dei diverticoli vascicali avviene per mezzo della cistografia. In alcuni casi si possono formare anche dei calcoli urinari. I diverticoli di grosse dimensioni e soggetti ad infezione devono essere asportati.
Diverticoli del colon e del sigma
I diverticoli del colon e del sigma sono delle piccole sacche che si formano nel rivestimento del colon e dell’intestino crasso. Sono più comuni nella parte inferiore del colon, il colon – sigma.
In genere non provocano molti sintomi, ma in alcuni casi si possono manifestare crampi, bruciore, gonfiore, dolore e costipazione nella parte bassa dell’addome. Altri sintomi dei diverticoli al colon possono essere la nausea, la febbre, la stipsi, con una sensazione di intestino pigro, o la dissenteria.
Per la diagnosi si ricorre all’ecografia addominale e alla tomografia computerizzata. Per il trattamento della diverticolite bisogna puntare soprattutto su una dieta adeguata, che si basi sull’aumento della quantità di fibre e sull’uso di antidolorifici.
I diverticoli intestinali sono soggetti anche ad una profilassi particolare, ricorrendo anche alla terapia antibiotica non assorbibile. Questi farmaci percorrono l’intestino, esercitando i loro effetti, senza che l’organismo li assorba.
Nella fase acuta della malattia sono necessari gli antibiotici sistemici, per combattere le infiammazioni. E’ da ricordare comunque che in questa fase gli antibiotici, i cui effetti collaterali possono essere molti, vanno usati con cautela.
Diverticolite: quanto influiscono obesità e sedentarietà
Sedentarietà e obesità sono un’accoppiata davvero pericolosa per la salute dell’organismo, soprattutto quando si tratta di quello femminile: le donne che non fanno esercizio fisico e hanno accumulato decisamente troppi chili corrono maggiori rischi di essere colpite dalla diverticolite.
La mancanza di movimento, la scarsa attitudine allo sport, se accompagnata dall’obesità, rischia di mettere in serio pericolo la salute dell’intestino delle donne, favorendo la comparsa della diverticolite.
Il possibile legame di causalità tra obesità, sedentarietà e diverticolite nelle donne è emerso nel corso di uno studio svedese, inserito all’interno di un più vasto progetto di ricerca sulle interazioni tra stile di vita, peso e la diverticolite, un disturbo caratterizzato dall’infiammazione dei diverticoli, piccole sacche che si formano nel tratto finale dell’intestino.