Articolo aggiornato il 19 Novembre 2007
Secondo un’indagine dell’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, oltre il 24% dei lavorati dell’Unione europea accusa mal di schiena e il 22% lamenta disturbi muscolari. Ma quali sono i fattori che compromettono il nostro benessere durante i nostri impieghi professionali? Secondo la stessa agenzia, si tratta dell’uso della forza (sollevare, trasportare, tirare, spingere, usare strumenti), movimenti ripetitivi, vibrazioni, posture scorrette e statiche.
Ma ci sono anche elementi ambientali e organizzativi ad incidere: freddo o caldo eccessivo, scarsa illuminazione, livelli di rumore elevati. Per non parlare di motivi psicologici: scarsa autonomia e/o soddisfazione professionale, attività monotone e ripetitive svolte a un ritmo sostenuto.
Le conseguenze? Fra i sintomi ci sono dolore, disagio e sensazione di intorpidimento/formicolio, ma anche gonfiore delle articolazioni, ridotta mobilità o forza di presa, e un cambiamento della pigmentazione cutanea di mani o dita. Se i sintomi si complicano, non resta che cercare di far sì che il datore di lavoro cambi queste condizioni o, nei casi più gravi, adire le vie legali.