Disturbi alimentari: la mappa dei centri di cura

Anoressia e bulimia continuano a mietere vittime, malati che non ammettono di esserlo, diagnosi ritardate: ora arriva la mappa dei centri di cura specializzati in tutta Italia

Disturbi alimentari: chi ne soffre non si vede malatoTre milioni: è così folto l’esercito di Italiani colpiti da disturbi del comportamento alimentare, ossia anoressia e bulimia. Un fenomeno che riguarda ancora soprattutto le donne ma che si sta diffondendo in modo preoccupante anche tra i bambini, di 10-14 anni, e negli over 40, senza tralasciare gli uomini.Tre milioni di malati che non pensano di esserlo e che, quindi, non vogliono farsi aiutare, farsi curare. E i disturbi alimentari avanzano e peggiorano: “Passa molto tempo tra la manifestazione della malattia e la diagnosi vera e propria e questo crea ritardi nella cura con ricadute sulle possibilità di guarigione” ha dichiarato ieri il sottosegretario alla salute Francesca Martini durante la presentazione del progetto nazionale “Disturbi del comportamento alimentare: per un’azione di sistema”.
 
A questo si unisce un’altra difficoltà: trovare il centro di cura più adatto per il trattamento di queste patologie. Problema a cui si cerca di far fronte, per cominciare, con una vera e propria mappa dei centri disponibili sul territorio nazionale: 158 le strutture raccolte in un sito internet (disturbialimentarionline.it), per garantire un primo servizio alle famiglie, ma anche ai medici di medicina generale e ai pediatri, nonché ai pazienti stessi. “Contestualmente è per noi un valido strumento per conoscere le possibilità di cura offerte dal territorio e valutare lo sviluppo della rete dei Centri in un ottica di equità di accesso alle cure per tutti” ha aggiunto il sottosegretario.
 
Non è che l’inizio di una lotta mirata alla bulimia e all’anoressia: il ministero, infatti, punta anche a elaborare delle Linee Guida da presentare alle Regioni per velocizzare l’accesso alle cure delle pazienti con disturbi del comportamento alimentare: “Lancio un appello alle Regioni affinché giungano ad un accordo che faciliti la mobilità dei pazienti tra le Regioni, e consenta di snellire l’iter burocratico per giungere nella struttura più adeguata” ha auspicato l’onorevole Martini.
 
Immagine tratta da: Netscool.com