Non rientra tra le eventualità più frequenti che possono sorprendere la futura mamma al momento del parto naturale, ma è una possibilità, seppur rara, da non ignorare. La distocia della spalla è una complicanza del parto poco frequente: la sua incidenza non raggiunge quota 2%, oscillando in modo variabile tra lo 0,2 e l’1,6%. Si tratta di una condizione che rende più difficoltosa la fuoriuscita del piccolo e, in particolare, della sua spalla, che non segue la testa bloccandosi all’inizio del canale del parto.
Di cosa si tratta esattamente
Durante il parto o, meglio, nelle sue fasi finali, il corpo del piccolo non segue, come dovrebbe, la testa. In particolare, la spalla si blocca all’inizio del canale del parto, rendendo difficoltoso, se non impossibile senza qualche “aiutino” ad hoc, la fuoriuscita del piccolo.
Le cause, i fattori di rischio
Puntare il dito contro un responsabile, una causa precisa in questo caso è impossibile. Esistono, però alcune condizioni predisponenti, alcuni fattori di rischio in grado di aumentare in modo significativo le probabilità che si verifichi la distocia della spalla.
Sono da “iscrivere” alla lista dei bambini più a rischio, potenziali protagonisti di questa complicanza del parto, i bambini di peso superiore ai 4,5 kg (macrosomia fetale), ma anche i figli di madri obese o che hanno accumulato troppo peso durante la gravidanza, di bassa statura o con anomalie pelviche o del bacino.
I rimedi
In caso di distocia della spalla, non c’è molto tempo da perdere, per evitare conseguenze negative per il piccolo che sta nascendo. La situazione, in un modo o nell’altro, deve essere risolta piuttosto in fretta e, comunque, il parto dovrebbe avvenire, per scongiurare ogni possibile rischio, entro sette minuti.
Per facilitare la fuoriuscita del bimbo, sbloccando la spalla che la ostacola, si può aumentare l’estensione del taglio praticato al perineo durante il parto (episiotomia), o, se non basta, praticare una serie di manovre utili. Esistono una serie di manovre possibili, che l’ostetrica o il ginecologo possono effettuare, facendo pressione in alcuni punti del pube.
Tra le opzioni più “dolorose” c’è anche la frattura della clavicola del piccolo, grazie alla quale si agevola la fuoriuscita delle spalle dal canale del parto. Quando le manovre non bastano, l’unica soluzione possibile è il parto cesareo.
Le possibili complicazioni
Da vera complicazione, anche la distocia della spalla può scatenare altre complicazioni, se non affrontata con successo, per il bimbo e per la mamma.
Le possibili conseguenze negative per il bimbo sono: la frattura della clavicola, l’asfissia, i danni cerebrali, le lesioni del plesso brachiale e, nei casi più gravi e rari, il decesso. Anche la mamma ha la sua buona “dose” di rischi da mettere in conto, come la rottura dell’utero, l’emorragia, la lacerazione del perineo e l’incontinenza fecale dopo il parto.