Disfunzioni erettili e prostatiti non batteriche: il futuro è nelle onde d’urto

disfunzione erettile
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Oltre 150 milioni di uomini nel mondo soffrono di problematiche legate alla sfera sessuale. Problemi che in Italia colpiscono circa 4 milioni di uomini sopra i 50 anni. Pregnante in letteratura la correlazione tra disfunzione erettile e malattie cardiovascolari: nella maggior parte dei casi questa patologia è causata da disturbi della circolazione sanguigna.

Ipertensione, diabete mellito, colesterolo alto, fumo ed aumento di peso rappresentano i fattori di rischio.
Spiega il professor Guido Raffaele Strada, urologo e andrologo presso il Centro Medico Sempione: “La disfunzione erettile può essere trattata con i farmaci, chirurgicamente con l’inserimento di protesi nel pene o con le onde d’urto molecolari.
Le onde d’urto molecolari sono onde a bassa intensità di energia ottimizzate per frequenza, che promuovono la crescita dei vasi sanguigni nel pene e nel pavimento pelvico, facilitando l’erezione e conseguentemente migliorando le prestazioni sessuali.
Le onde d’urto molecolari trovano applicazione anche nella cura delle prostatiti non batteriche e nella malattia di La Peyronie (incurvamento del pene), migliorando il trofismo prostatico con diminuzione del dolore, dei disturbi della minzione e riduzione dell’incurvamento.
Il trattamento ad onde d’urto è efficace, indolore, privo di effetti collaterali, indicato anche per i cardiopatici. Sono consigliate 10 sedute di 15 minuti da eseguire una volta a settimana. Il costo è di circa 120 euro a seduta”.