Articolo aggiornato il 31 Luglio 2009
La Dieta zona è una delle diete più conosciute, senza dubbio, grazie alla sua potenzialità in fatto di riuscita e grazie al fatto che permette di dimagrire senza dover rimanere per troppo tempo a pancia vuota. La dieta zona è fatta per le persone che non vogliono rinunciare a una vita con ritmi serrati anche nel periodo della dieta e vogliono mantenere le energie sempre piene.
Le persone che seguono la dieta zona sono più spesso quelle con una vita attiva, tutt’altro che sedentaria, che vogliono dimagrire, ma non intendono sospendere e restringere troppo l’alimentazione e le calorie da assorbire. L’inventore della Dieta zona è Barry Sears, che ha scoperto come questa dieta fosse adatta al dimagrimento solo se conclusa con le necessarie attività sportive e fisiche da accompagnare.
Prima di sottoporsi alla Dieta zona infatti bisogna valutare i cambiamenti da fare nel proprio stile di vita, nel tempo libero e nei tempi lavorativi, solo in questo modo i risultati non tarderanno ad arrivare. La nostra alimentazione infatti non serve solo a determinare il nostro stato di salute, a capire come funziona il nostro corpo e a nutrirlo, ma serve anche a stimolarlo e a renderlo reattivo nelle sue dinamiche, stimolando l’equilibrio degli ormoni e l’apparato immunitario.
L’alimentazione non è fatta solo di calorie e di proteine, ma anche di liquidi, vitamine, sali minerali, attraverso quello che mangiamo diventiamo quello che siamo. Nella Dieta zona assume fondamentale imortanza l’apporto calorico suddiviso in tipologie di alimenti, il 40% da carboidrati a lento assorbimento, il 30% proteine, il 30% grassi.
La Dieta zona si chiama così perché ha dei limiti definiti entro cui si colloca il giusto apporto nutritivo, fatto delle percentuali di nutrienti sopra citate, i carboidrati, come le proteine, producono 4 chilocalorie per grammo, mentre i grassi ne producono 9, di conseguenza in una dieta adatta al quotidiano, per poter combinare i vari nutrienti nelle giuste proporzioni sarà necessario consumare 9 grammi di carboidrati assieme a 7 grammi di proteine e 3 grammi di grassi. Ecco allora che dal conteggio finale emerge se siamo in zona, se i tre valori sono rappresentati, se i blocchi sono equilibrati. Va ricordato che nel dosaggio, la fonte animale vale uno e la fonte vegetale vale la metà, per cui se ne può assumere all’incirca il doppio.
Le immagini sono tratte dal Sito internet di Dieta.Pourfemme.it