Articolo aggiornato il 16 Luglio 2009
A volte ce la prendiamo perchè nonostante la fatica di mettersi a dieta i risultati non sono quelli sperati. Il motivo? Secondo una recente indagine condotta dal nutrizionista inglese Goeffrey Livelsey il motivo sta tutto nelle etichette degli alimenti troppo spesso imprecise.
La ricerca di Livelsey è stata pubblicata sulle pagine del quotidiano britannico Daily Telegraph ed è molto chiara sull’argomento. Il numero di calorie riportate dalle etichette degli alimenti spesso è inesatto anche del 25 per cento. “Il metodo da sempre utilizzato per calcolare l’ammontare delle calorie di un alimento e’ quello di bruciarlo e misurare il calore rilasciato da esso”, spiega il nutrizionista “Questo metodo e’ usato dalla fine del 19esimo secolo, ma non tiene conto della composizione dell’alimento, ne’ dei metodi di cottura”.
Per fare un esempio. La verdura, alimento ricco di fibre, richiede più energia per rompere i legami delle fibre ed essere digerito. La bistecca ben cotta ha più calorie di una cruda perchè la cottura facilita la digestione. “I costi energetici per digerire un alimento sono significativi, ma le etichette non ne tengono conto” aggiunge Livelsey. “Il numero di calorie attribuito a certe proteine andrebbe ridotto del 20 per cento, per tenere conto dell’energia necessaria a romperle negli amminoacidi che le costituiscono”.