Dieta Adamski: il metodo, il decalogo e il menù settimanale

La dieta Adamski è un metodo di alimentazione che promette di aiutare a dimagrire e addirittura a guarire dalle intolleranze. Non c’è più bisogno di contare le calorie, perché seguendo il decalogo del dottor Adamski è possibile sgonfiare la pancia in maniera più graduale e duratura. Ecco un esempio di menù settimanale basato sui principi Adamski.

dieta adamski

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La dieta Adamski è un metodo di alimentazione che punta alla depurazione del nostro intestino, ancora prima che al dimagrimento. È questo, secondo il dottor Frank Laporte Adamski, naturopata e osteopata francese, l’organo principale dal cui funzionamento dipende la salute di tutto il nostro corpo. Quindi è fondamentale far sì che il tubo digerente sia sempre pulito e privo di scorie, per avere benefici che riguardano tutto il resto dell’organismo. In questo modo, nel giro di qualche mese, si riesce anche a dimagrire in maniera ottimale – ovvero gradualmente, senza rischiare l’effetto yo-yo.

Dieta Adamski, che cos’è?

La dieta Adamski parte dal presupposto che il benessere dell’intero organismo passi da un intestino pulito. Dopo tanti anni di studio e altrettanti di pratica, il dottor Adamski ha capito che non è importante concentrarsi sulle calorie o sulla quantità di cibo, bensì sulla funzionalità del nostro intestino. Se si riesce a mantenere in salute questo importante organo, ne beneficerà l’intero corpo. Tra gli effetti di questo metodo, non solo il dimagrimento: migliorano notevolmente problemi quali stitichezza, colon irritabile, reflusso, senso di pesantezza, insonnia, stanchezza, dolori articolari e molto altro.

Come funziona la dieta Adamski

Per evitare che il tubo digerente venga “incrostato” dalle scorie di ciò che mangiamo, occorre fare attenzione ai tempi di digestione dei vari alimenti. Ogni cibo viene suddiviso tra tre grandi categorie: cibi veloci, neutri o lenti, a seconda del tempo necessario per digerirli. Vietato combinare alimenti veloci e lenti, altrimenti il tempo totale di smaltimento aumenta notevolmente, le tossine si accumulano nell’intestino e a risentirne è tutto l’organismo.

Naturalmente, per ottenere i maggiori benefici dalla dieta Adamski, è necessario seguire alcune importanti regole alimentari.

Gli alimenti veloci sono quelli che si digeriscono in un intervallo di tempo che va dai 30 minuti alle due ore. Corrispondono ai cibi acidi – altra categorizzazione utilizzata da Adamski per suddividere gli alimenti che non vanno mai abbinati. Ne sono un esempio la frutta, i succhi di frutta, lo yogurt, il miele, i pomodori, i peperoni, la zucca, il limone, la banana, la marmellata, il tè verde, le bevande gassate.

Gli alimenti neutri non sono particolari per i loro tempi di digestione, bensì perché accelerano il transito degli altri due tipi di cibi. Rientrano in questa categoria: il latte vaccino, il caffè, il tè, la birra, il vino rosso, l’olio, l’aceto, lo zucchero, la cipolla, l’aglio, lo scalogno, i capperi, il prezzemolo, il basilico, il pepe, la senape, la melanzana, il cioccolato fondente.

Gli alimenti lenti hanno un tempo di digestione di 4/5 ore. Corrispondono ai cibi non acidi. Tra questi: la verdura, la carne, il pesce, le uova, i formaggi, i cereali, le patate, il mais, le nocciole, le mandorle, i pistacchi, le olive.

La colazione è il pasto più importante della giornata, ed è preferibile consumare alimenti veloci acidi. Via libera quindi agli yogurt, magari con il miele, ad un buon bicchiere di latte vaccino e a dei gustosissimi estratti di verdure.

Il pranzo, tipicamente un pasto lento, andrebbe consumato almeno 5 ore dopo la colazione. Nel pomeriggio si può invece spezzare la fame con uno spuntino con cibi veloci, che andrà consumato anch’esso 5 ore dopo il pasto precedente.

La cena, anch’essa un pasto lento, dovrebbe essere consumata almeno un’ora e mezza dopo lo spuntino.

La frutta è importantissima, è sufficiente consumarne una porzione al giorno. Bisogna prestare attenzione all’orario: la frutta si digerisce meglio nel pomeriggio, non oltre le ore 17. In questo modo si riduce la sua fermentazione all’interno dell’intestino. Possibilmente comprare sempre frutta di stagione e a chilometro zero.

Come spiegato in precedenza, l’unica vera regola del metodo Adamski consiste nel non abbinare nello stesso pasto cibi veloci acidi e cibi lenti non acidi. In caso contrario, si verifica un’anomala fermentazione all’interno dell’intestino, aumentando i tempi di digestione fino ad addirittura 18 ore. Purtroppo, tra gli abbinamenti vietati, ce ne sono molti tipici della nostra tradizione culinaria. Ad esempio, il cappuccino: sebbene latte e caffè siano entrambi alimenti neutri, la caffeina ha il potere di distruggere l’enzima che permette la digestione del latte. Vietato anche il classico pane e marmellata: quest’ultimo è un cibo veloce acido e contrasta con i carboidrati – alimenti lenti non acidi. Piuttosto, è possibile mangiare pane e Nutella (purché con moderazione).
Bisogna poi dire addio alla pasta con il pomodoro: anche qui, i carboidrati sono antagonisti dell’ortaggio, cibo veloce acido. Per condire i propri primi piatti, meglio optare per sughi “bianchi”. Qualche esempio? Il pesto, la carbonara o semplicemente aglio, olio e peperoncino. Stesso discorso vale per la pizza con il pomodoro. Se vuoi rispettare il decalogo di Adamski, punta sulle verdure, purché la base della pizza rimanga bianca. Infine attenzione al limone: non si può utilizzare su carne e pesce, alimenti lenti non acidi. Nessun problema invece sulla frutta, dove il limone si può usare a volontà.

Naturalmente, ci sono dei cibi che sono particolarmente consigliati per le loro proprietà. Tra questi, merita di essere ricordato l’olio extravergine di oliva. Poiché l’intestino è molto lungo e ricco di anse, è necessario un alimento che lo tenga ben lubrificato, per evitare che le scorie vi si raccolgano. L’olio, ricco di proprietà benefiche, è l’alimento perfetto, purché venga consumato a crudo. Anche il burro non è sconsigliato, ma sempre con moderazione. Sono molto importanti anche le fibre, che favoriscono lo svuotamento e la pulizia delle pareti intestinali. L’unico accorgimento consiste nel non assumerle vicino ad alimenti veloci acidi, che favorirebbero la loro fermentazione. Infine il vino: il metodo Adamski ne permette un calice a pasto, meglio se rosso perché ricco di tannini, che facilitano la digestione.

Finora abbiamo parlato solo di cibo, ma in ogni dieta che si rispetti è importante tenere in considerazione l’attività fisica. Non ci attardiamo sulle varie possibilità sportive, che ognuno dovrebbe valutare in relazione anche alla propria predisposizione e alle proprie passioni. Vale invece la pena soffermarsi su una tecnica manuale che il dottor Adamski ritiene molto importante per il benessere dell’intestino. Si chiama massaggio viscerale, e prevede la pressione di determinati punti della pancia, tanto da permettere di sbloccare il duodeno. Il massaggio deve essere però effettuato da un terapeuta, che conosce con esattezza i punti da stimolare.

Esempio di menù settimanale

GIORNO DELLA SETTIMANACOLAZIONEPRANZOSPUNTINOCENA
LUNEDÌYogurt con miele Risotto con le zucchineMeloneFrittata con patate
MARTEDÌCaffè, una bananaPesce al forno, patateDue pomodoriPasta e ceci
MERCOLEDÌCentrifugato di finocchiRisotto con il formaggioYogurt con mieleSpezzatino con le lenticchie
GIOVEDÌYogurt biancoPetto di pollo ai ferri, insalata di caroteUna peraPasta con ragù bianco
VENERDÌTè caldo, una melaPasta alla carbonaraSucco di fruttaFettina di maiale alla griglia, insalata di pomodori
SABATOUna tazza di latte vaccinoInsalata con formaggio e nociMacedonia di frutta di stagione Pasta con il pesto
DOMENICACaffè, pane e NutellaPasta con i gamberettiTisana con mielePesce al vapore, insalata