Nn è così infrequente avere un attacco di diarrea, ma si deve prestare attenzione ai farmaci che si prendono per combatterla. A volte possono peggiorare il problema.
Si sente frequentemente parlare di diarrea per parlare di un disturbo nella defecazione, che può prevedere l’espulsione veloce di feci, a volte poco formate, se non addirittura liquide. Questa può verificarsi in via occasionale ma anche come condizione più frequente. In ogni caso non la si può definire tale se questa si verifica solo una volta.
Per definirla tale è necessario che si verifichino alcune condizioni: alterazioni della quantità o qualità delle deiezioni (presenza di feci poco formate: liquide o semiliquide) e almeno tre evacuazioni al giorno. Non si tratta però di una malattia, ma di una condizione a cui una persona di tutte le età può andare incontro, che può provocare anche disagi non da poco se l’attacco dovesse verificarsi senza avere a disposizione un bagno. Anzi, spesso questa può essere la conseguenza di altre malattie, come quelle gastrointestinali, oltre che di alcune situazioni specifiche, quali stress e intolleranze alimentari.
Questa deve essere distinta dalla dissenteria, termine con cui si indica l’evacuazione di liquidi con caratteristiche non più fecali, come quando si nota la presenza di muco, sangue, pus e acqua.
Diarrea: attenzione a questi errori
Ben sapendo quali siano i disagi che la diarrea può provocare, specialmente se ci si trova in presenza di altre persone e si può avvertire un fortissimo dolore addominale, si tende ad agire nell’immediato assumendo i farmaci specifici per combatterla.

Ci sono però degli errori legati a questa abitudine che molti tendono a commettere, ma senza sapere quanto possano essere deleteri per l’organismo.
In caso di diarrea fulminante, se si dovesse notare la presenza di sangue nelle feci, accompagnata anche da uno stato febbrile, non si deve prendere il medicinale perché questo può portare a far peggiorare la situazione. Si dovrebbe così dare sfogo allo stimolo e poi contattare il medico, che potrà dare una cura adeguata.
Chi invece ha semplicemente diarrea, condizione non così insolita (magari conseguenza di un colpo di freddo) deve sapere quanto sia importante non sbagliare i dosaggi. Si dovrebbero prendere al massimo quattro compresse al giorno, per massimo due giorni. Le prime due vanno prese insieme, le altre ogni volta che si ha una scarica liquida.
Un aiuto arriva dalla dieta
La diarrea può essere uno dei sintomi tipici dell’influenza, proprio per questo può essere utile seguire alcuni accorgimenti tipici a livello alimentare. Fortunatamente, alcuni di questi fanno parte della dieta di molti di noi in modo quasi quotidiano, quindi non richiedono un grande sacrificio per assumerli.

Nelle prime 12-24 ore, quando la situazione è ancora leggera, è consigliabile non appesantire l’organismo, ma garantire un adeguato apporto di liquidi, in modo tae da integrare quelli persi durante l’evacuazione. Tra le bevande migliori ci sono ovviamente l’acqua (almeno due litri al giorno), oltre a caffè e bevande zuccherate, succhi di frutta compresi. Adatto anche il thé, che ha una funzione stringente, ma dovrebbe essere diluito e deteinato.
Nei giorni successivi tra i cibi più adatti ci sono il riso bianco, le banane, gli spinaci, le carote, parmigiano e formaggi freschi non fermentati, carni magre, prosciutto sgrassato, bresaola, pesce frsco, pasta e semolino. Si dovranno invece dimenticare, almeno per un periodo, il cacao, i formaggi fermentati, il pane integrale, le fritture, i cibi piccanti, avocado, cocco e fragole.