La dialisi a domicilio (necessaria per malattie come l’insufficienza renale) è possibile e si divide in due tipi: l’emodialisi domiciliare e la dialisi peritoneale. In questo articolo scoprire quali sono le differenze e quando si può richiedere questo servizio medico a domicilio.

Quando scegliere la dialisi a domicilio?
La dialisi è un procedimento artificiale che sostituisce la funzione renale nei casi in cui questa sia drasticamente ridotta, depurando il sangue. È un trattamento salvavita, poiché l’insufficienza renale, non curata, conduce alla morte.
Il paziente dializzato può decidere di effettuare la dialisi domiciliare, piuttosto che recarsi in ospedale, ma in quali casi? Innanzitutto c’è differenza tra l’emodialisi e la dialisi peritoneale.
Per l’emodialisi a domicilio, il paziente necessita sempre dell’assistenza di un infermiere. Questo perché deve essere posizionata una fistola arterovenosa e poi un catetere venoso centrale permanente.
Il corretto posizionamento degli aghi nella fistola arterovenosa, il posizionamento del catetere venoso centrale e la successiva connessione alle linee della macchina di emodialisi sono operazioni non semplici che non tutti possono fare.
Ecco perché è necessaria l’assistenza di un infermiere specializzato. Di solito, essendo la sanità una materia regionale, l’emodialisi a domicilio è regolata in maniera diversa a seconda delle delibere regionali.
La dialisi peritoneale è meno complicata. La dialisi peritoneale può essere gestita dal paziente da solo. Dopo due o tre settimane di training, il paziente può fare tranquillamente la dialisi peritoneale da solo, al proprio domicilio.
Per quali motivi si sceglie la dialisi domiciliare?
Chi si sottopone a dialisi è perché ha una Malattia Renale Cronica, ovvero una condizione di alterata funzione renale che causa una inferiore capacità di filtrare il sangue e che persiste da più di tre mesi.
Innanzitutto va specificato che questa scelta viene presa dopo aver svolto degli importantissimi colloqui medici, nella fase di pre-dialisi del paziente.
Durante questi colloqui si cerca di capire lo stile di vita del paziente, la sua autonomia, la composizione della casa, la volontà del paziente e del suo assistente di gestire in autonomia la malattia.
Questo percorso permette quindi di prendere una scelta informata da parte del paziente e del suo assistente. A volte i medici possono anche consigliare un percorso psicologico che possa accompagnare il paziente.