Piccole dimensioni, ma grande funzionalità: un nuovo sistema di risonanza magnetica osteoarticolare è stato presentato, per la prima volta in Italia, al recente Congresso di Radiologia Medica Sirm di Verona. Oni Msk Extreme 1.5 rappresenta una vera rivoluzione dell’imaging delle estremità corporee. Uno strumento preciso, più della tradizionale risonanza magnetica, con un valore aggiunto importante, in termini di costi e di comfort per il paziente. Infatti, il nuovo sistema diagnostico permette di eseguire l’esame senza dover introdurre tutto il corpo nello scanner. L’imaging osteoarticolare è mirato all’analisi dettagliata delle articolazioni, come ginocchio, piede, gomito, mano e polso. Si inserisce all’interno dell’apparecchiatura solo l’articolazione da esaminare, mentre il resto del corpo può rimanere all’esterno. L’immagine ottenuta permette di diagnosticare con precisione le patologie articolari, sempre più diffuse, e di evidenziarne al meglio le caratteristiche. All’occhio attento di questa piccola, grande macchina non sfuggono nemmeno le lesioni più piccole, spesso non rilevate con la metodica classica.
Comodo, veloce, piccolo, perché è di dimensioni molto più ridotte rispetto all’apparecchiatura tradizionale, ma anche molto efficiente. Questo sistema diagnostico beneficia dei gradienti più performanti disponibili sul mercato, sia in termini di intensità che di velocità. Le immagini osteoarticolari sono ad altissima definizione e garantiscono un’ottima precisione della diagnosi. Una tecnologia davvero innovativa, in grado di combinare l’eccellenza diagnostica con il minimo ingombro in termini di spazio, la facilità di utilizzo per l’operatore e il comfort totale per il paziente.
Immagine concessa da: ge healthcare
Diagnostica: la risonanza magnetica “mini” per le articolazioni
Dal Congresso Sirm arriva una bella novità: un sistema di risonanza magnetica osteoarticolare dalle piccole dimensioni, che garantisce una diagnosi efficace delle patologie articolari
