Dermatite da contatto: ecco le cause e come curarla

La dermatite allergica da contatto è una condizione della pelle che può causare sintomi fastidiosi e sgradevoli quando la pelle entra in contatto con una sostanza allergenica. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi nell'articolo.

dermatite da contatto

Articolo aggiornato il 16 Febbraio 2023

La dermatite da contatto è un tipo di dermatite scatenata dal contatto con determinate sostanze. Essendo una dermatite allergica, la reazione è scatenata dal contatto con prodotti che provocano allergia come i cosmetici, i detergenti e addirittura alcuni tipi di tessuto, o ancora la tinta per i capelli, le creme, i profumi, e persino il cellulare (a causa del nichel).

La diagnosi viene fatta dal dermatologo, che consiglierà di conseguenza la giusta cura e quali prodotti evitare. Scopri i dettagli.

Dermatite allergica da contatto: cos’è e come si manifesta

dermatite da contatto
Foto Shutterstock | onstockphoto

Esistono due tipi di dermatite da contatto: la DIC (Dermatite irritativa da contatto) e la DAC (dermatite allergica da contatto) in entrambi i casi il disturbo si manifesta con un processo infiammatorio.

Si riconoscoe dal prurito e dal forte bruciore nella parte in questione (per lo più braccia, mani o viso), come avviene anche per la dermatite atopica.

Possono perfino apparire delle piccole vescicole o desquamazioni della pelle.

Nel caso della dermatite irritativa è fondamentale osservare il punto in cui c’è la reazione, sarà più semplice così capire quale possa essere la causa scatenante e il trattamento necessario. Uno sfogo sul collo potrebbe essere stato causato da una collana; sul viso da creme o dal trucco.

Per la dermatite allergica sarà più difficile interpretare e capire quali possano essere i fattori scatenanti, perché l’infiammazione può scatenarsi anche in una parte del corpo lontana da quella in cui è avvenuto il contatto.

Dermatite da contatto: sintomi e fattori aggravanti

I sintomi della dermatite allergica da contatto includono:

  • Rash cutaneo: un’irritazione cutanea che può essere secca, squamosa o pruriginosa, e spesso compare nelle aree in cui la pelle è venuta a contatto con la sostanza allergenica;
  • Un forte prurito fastidioso;
  • Vesciche: in alcuni casi, possono comparire piccole vesciche piene di liquido sulla pelle;
  • Arrossamento;
  • Gonfiore e ispessimento della pelle;
  • Secchezza e squamosità;
  • Crosticine.

I fattori aggravanti della dermatite allergica da contatto, possono essere:

  • Esposizione continua all’allergene;
  • Esposizione a sostanze irritanti come detergenti, solventi, saponi o acqua calda può aggravare la dermatite allergica da contatto;
  • Lo stress può aumentare la gravità o provocare una ricaduta;
  • L’esposizione a temperature estreme o all’umidità può peggiorare i sintomi;
  • La presenza di altre malattie della pelle, come l’eczema, può peggiorare i sintomi;
  • La mancanza di igiene o la cura inadeguata della pelle.

È importante evitare l’esposizione agli allergeni noti, ridurre l’esposizione alle sostanze irritanti e mantenere una buona igiene per gestire i sintomi e prevenire recidive.

Cause della dermatite da contatto

La dermatite allergica da contatto viene causata dal contatto con un allergene. La reazione infiammatoria avviene poiché

la persona è allergica a una determinata sostanza. L’infiammazione si manifesta solitamente sul punto di contatto, ma può estendersi anche in altre parti del corpo.

In caso di dermatite da contatto è bene, dunque, fare molta attenzione ai prodotti di cosmetica e makeup che si utilizzano, scegliendo sempre quelli in cui viene indicata l’assenza di allergeni e senza parabeni.

Molte sostanze chimiche possono provocare tale allergia:

  • coloranti;
  • resine;
  • pesticidi;
  • formaldeide;
  • antibiotici;
  • antistaminici;
  • antisettici.

La dermatite da contatto può essere causata anche dall’abbigliamento (ovvero da cerniere, fibbie e parti metalliche a contatto con la pelle) e persino da alcune piante e pollini. A volte può essere anche causata da periodi stressanti, come nel caso della dermatite da stress.

Per avere una diagnosi più precisa della dermatite allergica a è consigliato un esame detto Patch Test o test epicutaneo, che richiede l’applicazione (per 48-72 ore) di un cerotto e della sostanza che può aver provocato la reazione allergica.

In base al risultato visibile, ovvero alle manifestazioni cutanee, sarà possibile capire se c’è stata una reazione in grado di confermare il sospetto di dermatite allergica da contatto.

Il trattamento per la dermatite da contatto consiste:

  • evitamento del contatto con la sostanza o l’allergene che ha causato l’eruzione cutanea;
  • assunzione di antistaminici o cortisone;
  • in caso di infezione verrà prescritto anche un antibiotico.

Nella maggior parte dei casi basterà evitare il contatto con ciò che ha causato la dermatite, anche se ciò non è sempre facile poiché spesso si tratta di sostanze connesse alla propria attività lavorativa.

In questo caso con l’aiuto del dermatologo sarà necessario trovare delle diverse soluzioni per evitare il contatto (ad esempio l’utilizzo di guanti o la scelta di sostanze e prodotti diversi) e fare prevenzione.

Solitamente, per le forme acute, il medico consiglia l’uso locale di corticosteroidi; gli antistaminici invece vengono utilizzati per lo più in caso di forte prurito.

Per chi, invece, è più orientato verso i rimedi naturali, sono ottimi l’aloe vera e la calendula.

Per gestire i sintomi della dermatite allergica da contatto e prevenire recidive, è importante evitare l’esposizione agli allergeni, ridurre l’esposizione alle sostanze irritanti e mantenere una buona igiene. Se i sintomi persistono, è necessario consultare un dermatologo.

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