Articolo aggiornato il 1 Giugno 2017
Quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per la depressione post-partum? Cos’è la depressione post-partum? Dopo la gravidanza, nella donna, avvengono dei cambiamenti fisici ed emotivi, che possono condurre anche ad uno stato di disagio, che è classificabile come depressione. Sono molte anche le responsabilità che sopraggiungono con la nascita del piccolo e, con esse, anche le fatiche che la neo-mamma deve affrontare. Tutto ciò costituisce un mix di stati d’animo, che può comportare anche sofferenza, sbalzi d’umore, perdita di interessi e agitazione. La depressione post-partum non curata può condurre a delle conseguenze, per cui è molto importante ricorrere all’aiuto di uno specialista che, attraverso la predisposizione di una psicoterapia, possa riuscire ad aiutare la madre a ritrovare il suo giusto equilibrio psicofisico. A cosa è dovuta la depressione post-partum? Quanto dura? Come si giunge alla sua diagnosi e alla terapia adatta? A chi rivolgersi? Scopriamo di più in merito.
Cos’è
Subito dopo il parto, per la donna, può verificarsi un periodo un po’ difficile: la nascita del bambino può, infatti, provocare – ovviamente – una serie di emozioni intense, a volte anche contrastanti: ad esempio, è possibile che si provino gioia ed eccitamento, ma anche ansia, rabbia e depressione. Cos’è la depressione post-partum? Si tratta di un disturbo dell’umore, che colpisce l’8-12 per cento delle donne, dopo il parto. Questa può colpire le neo-mamme subito dopo la nascita del piccolo, manifestandosi – tra le altre cose – con sbalzi d’umore o crisi di pianto e, in alcuni casi, divenendo una vera e propria forma di depressione. È bene specificare che la depressione post-partum non ha nulla a che vedere con il carattere o la debolezza di una persona, ma rappresenta una sorta di complicazione del parto.
I sintomi
I sintomi della depressione post-partum sono caratterizzati, soprattutto, dagli sbalzi d’umore. Ma qual è la sintomatologia esatta che la riguarda? Dei sintomi, fanno parte:
- Senso di inadeguatezza
- Disperazione
- Senso di colpa
- Crisi di pianto improvvise e senza motivo
- Difficoltà di concentrazione
- Timore per la salute del bambino e per la propria
- Perdita di interesse verso le cose che piacciono
- Problemi nella relazione con il partner
- Sbalzi d’umore, come detto prima
- Attacchi di rabbia
- Attacchi di panico
- Ansia sociale
- Stanchezza cronica
- Affaticamento
- Angoscia
- Disturbi del sonno
- Tristezza
- Irritabilità
- Aggressività
- Aumento o perdita dell’appetito
- Mal di testa
- Nervosismo
- Calo del desiderio sessuale
- Cardiopalmo
- Bassa autostima
- Isolamento sociale
- Psicosi, più raramente
Naturalmente, i sintomi variano da caso a caso e da persona a persona e possono essere così invalidanti da impedire, a volte, di prendersi cura del bambino. Esiste, ad esempio, una depressione transitoria conosciuta come “baby blues” o “maternity blues”, in cui la sintomatologia è più lieve e tende a sparire entro 7-10 giorni. Quanto dura, invece, la depressione post-partum? Questa si sviluppa nell’arco di 3 mesi e può durare oltre le 2 settimane.
Se la depressione post-partum evolve in psicosi, come detto prima, i sintomi sono più severi e possono includere:
- Confusione mentale
- Allucinazioni
- Disorientamento
- Deliri
- Pensieri o tentativi di ferire se stessi o il bambino
- Paranoia
La depressione post-partum può condurre a complicazioni nello sviluppo del bambino da non sottovalutare: un mancato corretto rapporto madre-figlio potrebbe provocare gravi problemi al bambino che, una volta adulto, manifesterà problemi comportamentali di vario genere, come attacchi di collera, iperattività e difficoltà a relazionarsi con gli altri, a dormire e a mangiare. Da non sottovalutare, inoltre, nei casi più gravi, il rischio di suicidio e infanticidio.
Le cause
A cosa è dovuta la depressione post-partum? Le cause vanno rintracciate in un insieme di cambiamenti emotivi, che intervengono con la fase della gestazione. In realtà, gli esperti non hanno trovato dei motivi ben precisi, che possono essere considerati delle cause scatenanti certe del problema. Ci sono, dunque, dei fattori di rischio, che possono predisporre al disagio psichico: avere un rapporto ambivalente nei confronti della gravidanza; doversi misurare con l’accudimento di più bambini e avere dei problemi di salute precedenti. Inoltre, non è da trascurare il ruolo svolto dai problemi di coppia. È possibile, dunque, affermare che le cause della depressione post-partum includono una serie di fattori relativi allo stile di vita, allo stato fisico e allo stato emotivo, quali:
- Discesa dei livelli ormonali di progesterone ed estrogeni, dopo il parto
- Cambiamenti nella pressione, nel sistema immunitario, nel metabolismo e nel volume sanguigno, dopo il parto
- Mancanza di riposo
- Difficoltà di allattamento al seno
- Storia di depressione alle spalle
- Predisposizione genetica
- Mancata comprensione da parte del partner e dei familiari
- Situazioni di stress
Il rischio di sviluppare psicosi post-partum è maggiore nelle donne che soffrono di depressione bipolare.
La diagnosi
Generalmente, risulta difficile o ci si sente imbarazzate nel parlare del proprio malessere con il medico, ma è bene tenere a mente che è importante contattarlo alla comparsa dei segni e sintomi, quando questi non spariscono dopo due settimane dalla loro comparsa, peggiorano, rendono difficile prendersi cura del bambino o insorgono pensieri di lesionismo verso se stessi o il bambino. Il medico stabilirà la diagnosi e la terapia per la depressione post-partum, dopo avere eseguito alcuni esami e analisi e un’attenta valutazione dei sintomi. Oltre alla visita medica, potrebbe essere utile ricorrere ad alcuni test di approfondimento.
La cura
La terapia varia a seconda della gravità della condizione e dei bisogni specifici: in caso, di baby blues, ad esempio, i sintomi spariranno autonomamente entro pochi giorni; in caso di vera e propria depressione post-partum è, invece, assolutamente necessario l’intervento medico. A chi rivolgersi, se si soffre di depressione post-partum? È importante rivolgersi ad uno specialista – psicologo o psichiatra, ad esempio – che possa assicurare una cura adeguata e la prescrizione dei farmaci antidepressivi più adatti, i quali possono essere molto utili. Tuttavia, essi da soli non bastano, perché la loro assunzione deve essere accompagnata da una psicoterapia – che può essere anche di coppia o di famiglia, se necessario – che possa aiutare la neo-mamma ad avere più fiducia in se stessa e a ritrovare il proprio equilibrio. Potrebbe rivelarsi utile anche una terapia di tipo ormonale. Il trattamento tempestivo è utile per controllare i sintomi e tornare a gioire del proprio bambino.
È bene specificare che occorre seguire, attentamente, le indicazioni mediche: lo specialista saprà, infatti, indicare i farmaci più adatti, così come la posologia e la durata adeguata del trattamento, tenendo conto dei possibili effetti collaterali su mamma e neonato, in special modo in caso di allattamento.
Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario il ricovero ospedaliero.
I rimedi
È bene specificare che non si tratta di una patologia da poter affrontare senza l’aiuto medico, ma esistono alcuni accorgimenti che potrebbero aiutare nella guarigione. I rimedi per la depressione post-partum consistono, soprattutto, nell’avere a disposizione un partner in grado di supportare le difficoltà e che possa aiutare, con le giuste attenzioni, sostenendo la propria compagna: di importanza fondamentale, in caso di depressione post-partum, è, dunque, anche la figura paterna. Occorre, inoltre, riposare e accettare l’aiuto di familiari e amici, quando possibile, facendo solo quello che si riesce a fare senza stressarsi. È importante evitare l’isolamento e cercare di focalizzare la propria mente su pensieri positivi, trovando del tempo per se stessi e scegliendo uno stile di vita sano, che comprenda dell’attività fisica regolare e cibi sani.
La prognosi
Infine, la prognosi può variare a seconda di vari fattori: ad esempio, la tempestività di intervento e la gravità della condizione, oltre che l’età e lo stato di salute della paziente. La depressione post-partum non curata può durare mesi, se non più a lungo e può condurre a gravi complicazioni, come visto prima. Generalmente, la terapia della depressione post-partum ha esitivi positivi e permette di guarire, in pochi mesi.