Articolo aggiornato il 31 Maggio 2017
Cos’è la depressione bipolare? Quali sono i sintomi, le cause, la cura e i test che la riguardano? I disturbi bipolari sono un insieme di disturbi clinici caratterizzati dalla presenza di oscillazioni dell’umore, che vanno dalla mania alla depressione bipolare o bipolarismo. La depressione bipolare è una malattia invalidante, che può essere anche ereditaria e che influisce sulla sfera affettiva, sul lavoro e in altri ambiti della vita di una persona. Durante gli episodi e le crisi maniacali, le persone tendono ad essere iperattive e sovraeccitate; mentre, durante le fasi depressive, le stesse risultano essere apatiche: la depressione bipolare può condurre anche ad aggressività. In Italia, queste oscillazioni interessano una persona su cento e possono avvenire poche volte all’anno o con frequenza maggiore, a seconda della gravità del disturbo. Ma qual è la sintomatologia esatta che la riguarda? Quanto dura la depressione bipolare? Come uscirne? A chi rivolgersi? Scopriamo di più in merito.
Cos’è
La depressione bipolare è una malattia invalidante, sebbene non sia particolarmente frequente: è necessario, dunque, prestare la dovuta attenzione a tale disturbo, in quanto i soggetti che ne soffrono non ne sono spesso consapevoli. Cos’è il disturbo bipolare? Generalmente, chi ne è affetto alterna fasi depressive a fasi maniacali o ipomaniacali: il disturbo bipolare si distingue, pertanto, in disturbo bipolare di tipo 1, quando le fasi depressive si alternano ad episodi maniacali – è presente un episodio maniacale nella vita, a prescindere o meno di altri episodi ipomaniacali o depressivi – e in disturbo bipolare di tipo 2, quando le fasi depressive si alternano ad episodi ipomaniacali e, nell’arco della vita, sono presenti una o più fasi depressive accompagnate da almeno un episodio ipomaniacale. Le fasi depressive tendono a durare più a lungo di quelle ipomaniacali o maniacali.
Quanto dura la depressione bipolare? Di solito, si parla di qualche settimana o qualche mese, per quanto riguarda le fasi depressive; mentre, le fasi ipomaniacali o le fasi maniacali hanno una durata di circa due settimane. Può capitare che il passaggio da una fase all’altra sia rapido; mentre, altre volte ancora è possibile che sia intervallato da periodi di umore normale.
Ma, esattamente, qual è il significato di depressione bipolare? La depressione bipolare – conosciuta anche come disturbo bipolare, disturbo maniaco-depressivo o bipolarismo – è un tipico disturbo dell’umore abbastanza complesso e difficile da riconoscere, che interessa circa il 3 per cento delle persone nell’arco della loro vita: nella maggior parte dei casi, chi soffre di depressione bipolare non ne è consapevole, in quanto le fasi ipomaniacali e maniacali sono ritenute come normali. Tendenzialmente, le fasi depressive della depressione bipolare non si differenziano da quelle della depressione maggiore.
La depressione bipolare ha un esordio brusco, generalmente nell’adolescenza o nella prima età adulta, ma può anche fare la sua comparsa in modo più lento e subdolo.
I sintomi
I sintomi della depressione bipolare sono, tendenzialmente, analoghi a quelli tipici anche di altre forme di depressione, non solo di quella bipolare. Nella maggioranza dei casi, il paziente riferisce la sintomatologia seguente:
- Affaticamento
- Umore depresso
- Perdita di autostima
- Tristezza
- Disturbi del sonno
- Agitazione
- Confusione mentale
- Perdita di interesse nelle attività quotidiane
- Disturbi di concentrazione e memoria
- Perdita o aumento dell’appetito
- Perdita o aumento di peso
- Difficoltà nel tollerare le perdite
- Sentimento di colpa, di inadeguatezza e disperazione
- Atti autolesionistici
- Pensieri di morte e suicidio
A questa fase, però, possono alternarsi anche quella maniacale o, talvolta, anche quella ipomaniacale. Nel primo caso, il paziente manifesta:
- Energie in eccesso
- Distraibilità
- Improvviso aumento dell’autostima
- Aggressività
- Irritabilità
- Allegria
- Maggiore sicurezza in se stessi
- Cambio repentino di pensieri
- Iperattività
- Aumento del desiderio sessuale con comportamenti impulsivi
- Disturbo del controllo degli impulsi, che porta a prendere decisioni avventate e impulsive senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni
- Eccessivo ottimismo
È possibile, dunque, affermare che le fasi maniacali nel bipolarismo rappresentino l’esatto opposto di quelle depressive.
Nella fase ipomaniacale, invece, lo stato dell’umore è alterato rispetto allo stato maniacale.
Le cause
Non esiste un’unica causa del disturbo bipolare. Quando si parla di cause della depressione bipolare, occorre, però, tenere a mente il fattore biologico, quello ereditario e quello genetico: pare, infatti, che la depressione bipolare possa essere ereditaria e che tali fattori influiscano sulla predisposizione a sviluppare il disturbo. Anche altri fattori possono, però, essere determinanti:
- Stress, come l’aver affrontato esperienze di vita particolarmente stressanti
- Consumo eccessivo e abituale di caffè, alcol o droga
- Gravi alterazioni del sonno
- Eventi traumatici
- Assunzione prolungata di alcuni farmaci
- Ereditarietà, come detto prima
I medici sono ormai concordi nel sostenere che la combinazione, tra questi fattori e quelli genetici, possa causare la malattia.
La diagnosi e i test
È importante contattare il medico nel caso in cui si manifestino i primi segni e sintomi della malattia: il medico potrebbe indirizzarvi verso uno psicologo o psichiatra che può – grazie ad una serie di esami e analisi – stabilire la diagnosi e la terapia più adatta al caso specifico. Oltre alla classica visita medica e allo studio dei sintomi, potrebbe essere utile effettuare dei test clinici o di autovalutazione per diagnosticare la depressione bipolare ed escludere l’eventuale presenza di altri disturbi della personalità: questi permettono, infatti, di analizzare la presenza o l’assenza di alcuni sintomi specifici durante una crisi maniacale.
La cura
Quali sono i rimedi contro la depressione bipolare? Come uscirne? A chi rivolgersi? Come affrontare il disturbo bipolare? Il medico può consigliare di rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psichiatra, che possa studiare il caso attentamente. Dal disturbo bipolare, si può guarire: fondamentale è la stabilizzazione dell’umore per ridurre la frequenza e la gravità degli episodi maniacali e depressivi e la prevenzione per evitare ricadute future. Generalmente, la cura per la depressione bipolare comprende l’assunzione di alcuni farmaci stabilizzanti dell’umore, antipsicotici e antidepressivi, nei casi più gravi: recenti ricerche scientifiche hanno, infatti, dimostrato che il trattamento farmacologico, associato alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, può dare esiti positivi, determinando una maggiore stabilizzazione dell’umore. È da ricordare che il tipo di farmaci, il dosaggio e la durata della terapia dovrà essere decisa, esclusivamente, dal medico: la terapia dovrà essere eseguita, dunque, sotto attenta supervisione da parte di un medico esperto. Gli antidepressivi richiedono dalle due alle sei settimane per risultare efficaci e, talvolta, il trattamento può durare tutta la vita.
La psicoterapia si rivela, invece, utile per aiutare la persona nel suo percorso con la terapia farmacologica, cercando di aumentare la motivazione e modificando lo stile di pensiero irrazionale: è, inoltre, importante imparare ad affrontare le difficoltà quotidiane e migliorare le proprie abilità comunicative, dunque prevenendo le ricadute e migliorando la qualità della vita del paziente.
La prognosi
Infine, la prognosi dipenderà da diversi fattori: ad esempio, dalla gravità della condizione, dalla tempestività di intervento e dalla causa scatenante, oltre che dall’età e dallo stato di salute del paziente. La depressione bipolare è una condizione grave da non sottovalutare e che può compromettere l’amore e la sfera affettiva, il lavoro, lo studio e le capacità relazionali. Si tratta del disturbo che comporta il più elevato rischio di suicidio, soprattutto nei periodi di depressione. La depressione bipolare presenta un decorso cronico-ricorrente, dunque si verificano periodi, più o meno lunghi, di risoluzione dei sintomi. Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi, se curato adeguatamente, il disturbo bipolare può raggiungere un buon livello di stabilizzazione, permettendo di condurre una vita normale.