Analizzare la voce per diagnosticare e stabilire gli stati depressivi: possibile con un’app

Un algoritmo messo a punto da un'ingegnera elettrica americana permette di analizzare i cambiamenti vocali e monitorare l'andamento della malattia e intervenire tempestivamente in caso di peggioramento

Depressione: un'app analizza la voce per aiutare la diagnosi
Foto Pexels | Keenan Constance

Per diagnosticare con maggiore certezza e precisione la depressione o per intercettare peggioramenti e fasi acute, scende in campo anche la tecnologia, anzi l’intelligenza artificiale. È stato presentato al 180° Meeting of the Acoustical Society of America da Carol Espy-Wilson, electrical engineer e professoressa di Electrical and Computer Engineering presso la University of Maryland, un nuovissimo software in grado di analizzare la voce dell’essere umano e comprendere se quest’ultimo soffre di un disturbo depressivo e a che livello.

L’ingegnera ha messo a punto un algoritmo in grado di valutare la velocità della voce del soggetto, poiché, in caso di depressione, questa tende a essere più lenta rispetto al normale in maniera significativa, specchio un rallentamento psicomotorio generale dovuto dalla malattia. L’idea è quella di sfruttare questo nuovo sistema tramite app, che medici e psicologi dovranno fornire ai loro pazienti quando il disturbo è in fase di remissione o comunque in un momento meno grave, così da tracciare cambiamenti, miglioramenti e stato di salute. L’applicazione, infatti, traccia ogni cambiamento della voce, in modo da segnalare quando lo stato depressivo peggiora o è in fase acuta, dando anche una mappa dell’andamento della patologia.

L’analisi della voce per prevenire le fasi più gravi della depressione

La cura della depressione e soprattutto la sua prevenzione sono al centro della ricerca medico-scientifica per migliorare le condizioni di salute di chi ne soffre ma soprattutto cercare di contrastare che sempre più persone se ne ammalino, soprattutto post-pandemia.

L’obiettivo di questa nuova tecnologia messa a punto dalla scienziata Carol Espy-Wilson è soprattutto quello di prevenire: in caso di disturbi depressivi, non sempre possibile anticipare le fasi acute o capire quando l’andamento della malattia è particolarmente negativo, con il rischio di un peggioramento estremamente repentino e dunque pericoloso per il paziente. Captando i cambiamenti vocali, si può interpretare con anticipo un segnale d’allarme e intervenire in maniera tempestiva per aiutare il soggetto malato.