Mentre la campagna vaccinale procede spedita raggiungendo persone sempre più giovani, ci sono alcune fasce d’età rimaste indietro: secondo l’ultimo rapporto ufficiale del governo, ad oggi gli over 60 che non hanno ricevuto neanche una dose di vaccino sono circa 2.7 milioni (2.693.791).
Si tratta di una cifra molto importante e coinvolge persone che per propria volontà o per forze di causa maggiore, come impossibilità di prenotarsi online o raggiungere gli hub vaccinali, non hanno ancora avuto accesso alla prima dose. Nello specifico sono 354mila over 80 (il 7,79%), 813mila nella fascia 70-79 (il 13,5%) e 1,5 milioni nella fascia 60-69 (il 20%). Il motivo per il quale quasi 3 milioni di italiani di età superiore ai 60 anni non abbiano ancora partecipato alla campagna vaccinale non è chiaro, anche se molto probabilmente una buona parte di questi non vuole farlo o non è del tutto convinta, perciò avrebbe bisogno di essere maggiormente rassicurata da parte delle istituzioni per essere convinta.
Seppur Draghi, Speranza e Figliuolo insistono sul fatto che il vaccino deve raggiungere tutta la popolazione, tanto che il generale ha inviato una lettera di sollecito ai governatori a inizio giugno, da parte delle Regioni nelle ultime settimane c’è stato un allentamento della presa su questa fascia d’età, concentrandosi maggiormente sulle persone più giovani, nonostante i solleciti a non lasciare indietro nessuno.
Sempre secondo il rapporto del governo, durante la scorsa settimana, su 4 milioni di prime dosi somministrate, solo 140mila sono andate agli over 60, concentrate principalmente nella fascia 60-69. Questo significa che c’è stato una un decisivo spostamento di priorità, accantonando, momentaneamente o no, la popolazione più anziana, forte anche del fatto che la maggior parte sia già stata vaccinata. A questo si aggiunge che ad oggi AstraZeneca e Johnson&Johnson, consigliati esclusivamente agli over 60, sono comunque molto meno somministrati in questa fascia rispetto Pfizer e Moderna.
L’immunologia Antonella Viola ha recentemente sottolineato che è molto più importante immunizzare gli over 50 che i ragazzi più giovani per contrastare una nuova diffusione del Covid, soprattutto alla luce di un aumento dei casi di variante Delta anche in Italia.