Cuore: troppo lavoro aumenta rischio infarto

Il lavoro, quando è troppo, potrebbe mettere in serio pericolo la salute cardiovascolare, il cuore: l’eccesso di lavoro aumenta il rischio di infarto, secondo uno studio britannico

Cuore, il lavoro e il rischio infarto

Cuore, il lavoro e il rischio infarto
Stakanovisti del lavoro sempre e comunque, fanatici delle performance professionali esagerate, attenzione, il vostro cuore potrebbe correre pericoli davvero seri. Lavorare troppo aumenta il rischio di infarto, almeno stando alle evidenze di un recente studio londinese, pubblicato sulle pagine degli Annals of Internal Medicine.

Lo studio

Dedicare una fetta troppo grande della propria vita, spendendo una dose abbondante di tempo ed energia, al “super lavoro” potrebbe mettere a rischio la salute del cuore e favorire l’insorgenza dell’infarto.
Secondo i ricercatori britannici, che nel corso della sperimentazione hanno monitorato oltre sette mila dipendenti pubblici del Regno Unito per ben 11 anni, fare turni di 11 ore, invece che le otto usuali, aumenta il rischio per il cuore e quello di infarto del 67 per cento. Il lavoro, quindi, entra di diritto nella lista dei fattori di rischio cardiovascolari, da tenere sotto controllo.

Non solo: anche il capo può essere la causa

Un altro studio britannico ha messo sotto accusa anche il rapporto stressante che si ha con il proprio responsabile a lavoro: parrebbe che un rapporto conflittuale con il proprio capo possa essere alla base di un arresto cardiaco. A questo sconsolante risultato sono giunti ricercatori britannici che hanno riportato i dati riscontrati sul sull’European Heart Journal dopo aver sottoposto impiegati di sesso maschile di età compresa fra i 19 ed i 70 anni ad una serie di test che riportavano i loro stili di vita ed i rapporti coi loro superiori.
Quando i rapporti si fanno pesanti e conflittuali, il rischio di incorrere in malattie cardiache, appunto infarto in testa, aumenta in una percentuale allarmante che va dal 25 fino al 64%; se poi il capo viene trasferito o è lo stesso dipendente a passare sotto il controllo di un altro superiore più decente, il rischio si abbassa sensibilmente, tornando a livelli di guardia quando il rapporto conflittuale si protraeva nel tempo.

Lo stress da lavoro, in questo caso da capo inadeguato, riguarda allo stesso modo entrambi i sessi e non è solamente legato al fatto che un dipendente stressato tende a mangiare male, bere e fumare di più, ma è lo stress stesso ad interferire sui normali meccanismi biologici dell’organismo, tant’è che uno stress prolungato e impegnativo mette a dura prova anche il sistema nervoso ed i processi digestivi, quando non mette in atto vere e proprie malattie psicosomatiche.