Cuore: temperature basse e fatica fisica lo mettono a dura prova

Studiosi canadesi e poi anche austriaci hanno scoperto come l’associazione temperature basse (come in questo periodo invernale) e sforzo fisico possono aumentare il rischio di danni al cuore

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cuore temperature basse fatica fisicaLa salute del cuore può essere messa a dura prova se oltre alla fatica, allo sforzo fisico ci si aggiunge anche una temperatura rigida come quella di questo periodo. Infatti, secondo gli esperti, nel periodo invernale, gli sforzi fisici condotti anche spalando la neve dal giardino di casa o semplicemente facendo degli sport, come lo sci, soprattutto, quando non si è allenati, possono aumentare il rischio di patologie cardiache.

I soggetti a rischio sono naturalmente i fumatori, o quelli che in passato hanno avuto degli attacchi di angina o infarti. Comunque anche per chi questi problemi non li ha avuti è sempre meglio, prima di eseguire degli sport sulla neve o sforzi di una certa intensità, fare un periodo di acclimatamento. Ossia preparare il proprio fisico ed abituarlo, innanzitutto, alla bassa temperatura e poi pian piano all’attività fisica. È normale che, in particolar modo, quando si è in vacanza non si vede l’ora di godere a pieno delle zone turistiche innevate, ma è necessaria sempre molta prudenza. Il rischio cardiaco creato dall’associazione basse temperature-sforzo fisico, dato lo stress a cui il cuore è sottoposto, è il risultato di uno studio condotto dai ricercatori della King’s University di Kingston.
 
I ricercatori canadesi hanno studiato e valutato i dati di 500 pazienti ricoverati proprio per problemi cardiaci. Dopo gli studi eseguiti, i risultati, pubblicati su Clinical Research in Cardiology, hanno sottolineato come il 7% circa di questi pazienti aveva avuto episodi di attacchi cardiaci proprio mentre compiva degli sforzi fisici, come spalare la neve. Questi risultati sono stati confermati da altre ricerche, come ad esempio dagli studiosi dell’Università di Innsbruck, valutando che ben 170 persone erano state ricoverate per problemi cardiaci in seguito a vacanze invernali, sempre causati dallo stress al cuore provocato dal freddo, dall’altitudine e dallo sforzo fisico.