Una ricerca che ha dell’incredibile e supera di gran lunga la fecondazione assistita.
Gruppi di scienziati provenienti da Israele, Inghilterra e Stati Uniti stanno coltivando embrioni sintetici da cellule staminali di topo. Sono cresciuti in laboratorio e possiedono un cuore pulsante, un tratto intestinale e un cervello funzionante.
Questo fa sperare che anche gli embrioni umani, un giorno, potrebbero provenire da cellule staminali. Scendiamo nei dettagli.
Una nuova ricerca scientifica: embrioni sintetici cresciuti in laboratorio
Il cuoricino batte forte, si vede un intestino e anche un piccolo cervello. Nel laboratorio di Magdalena Zernicka-Goetz di CalTec in California, i ricercatori sono riusciti a creare un embrione di topo in modo innaturale, ovvero senza un ovulo, senza sperma e senza utero.
L’embrione sintetico è stato prodotto grazie alle cellule staminali. Gli scienziati hanno posizionato tre tipi di cellule staminali in vasi di vetro rotanti. Quando queste hanno iniziato a muoversi e a entrare in contatto tra loro si è formato l’embrione, che però ha smesso di svilupparsi dopo solo otto giorni.
In natura un topo ci mette 19 giorni circa per partorire.
Embrione sintetico: quali sono i limiti
Molti sono entusiasti di questo risultato che ritengono “mozzafiato” e “rivoluzionario”. Tuttavia, l’embrione sintetico non è in grado di svilupparsi oltre il nono giorno. Neanche il trapianto nell’utero di un topo ha aiutato i ricercatori.
Ecco perché alcuni esperti preferiscono parlare di embrione fittizio piuttosto che di embrione sintetico. L’obbiettivo dei ricercatori è ottenere una migliore comprensione dello sviluppo embrionale umano e migliorare l’inseminazione artificiale.
Inoltre questi embrioni potrebbero essere utilizzati per esperimenti in laboratorio come sostituti degli esperimenti sugli animali. L’obiettivo a lungo termine degli è quello di coltivare in laboratorio gli organi necessari per i trapianti.
Non è ancora chiaro come queste scoperte debbano essere considerate dal punto di vista etico e legale. Bisognerebbe sapere in anticipo se si tratta di embrioni che hanno potenziali per trasformarsi in esseri umani oppure no.