Cresce il numero di mamme over 40 in Italia

Aumenta in modo sempre più importante la fetta di italiane che rimandano la maternità: sale il numero delle mamme over 40, in Italia e in Svizzera

Mamme sempre più over 40

Mamme sempre più over 40 Sempre meno giovani le mamme italiane: secondo gli ultimi dati ufficiali, raccolti e diffusi da Eurostat, nell’arco degli ultimi quattro anni le madri over 40 sono diventate sempre più numerose, registrando un incremento di oltre il 5,3% in Italia. Se nel Bel Paese la scelta di mettere al mondo un’altra vita, complici una serie di fattori dalla crisi al precariato, si procrastina sempre più spesso e volentieri, anche nella vicina Svizzera le gravidanze tra le over 40 sono in netto aumento (+5,2% negli ultimi quattro anni).

Italia e Svizzera, vicine territorialmente e anche per l’età, sempre più avanzata, delle madri. Infatti, sono proprio questi due Paesi, in cui l’età media della maternità si attesta a 31,2 anni, ad aggiudicarsi il primato europeo, in materia di età delle mamme, seguiti da Irlanda e Spagna.
 
Rimandare la voglia di diventare genitori, significa anche diminuire le probabilità di riuscire a mettere al mondo un bimbo. Infatti, come ha osservato Thierry Suter, specialista in Medicina della riproduzione del centro per la fertilità ProCrea di Lugano: “l’età resta però il peggiore nemico della fertilità; più si fa passare il tempo e più si abbassano le probabilità per una donna di rimanere incinta”.
 
Se non più di mezzo secolo fa, l’età media della maternità non superava i 20 anni, nel nuovo millennio, complici una varietà di fattori, dall’instabilità economica, all’aumento della scolarizzazione, fino ai progressi medici e scientifici, la soglia continua ad aumentare, così come le aspiranti o neo mamme che hanno già spento le fatidiche 40 candeline.
 
I progressi della medicina, le tecniche di fecondazione e di procreazione assistita, soprattutto, giocano un ruolo da protagonista in questa tendenza “al rialzo” dell’età della maternità. “La gravidanza dopo i 40 anni non fa paura, anche grazie ai progressi della medicina. Siamo riusciti a migliorare alcuni aspetti fino a qualche tempo fa impensabili. È migliorata la conoscenza che abbiamo del patrimonio genetico, così possiamo personalizzare ulteriormente le cure” ha aggiunto l’esperto.
 
L’età, però, nonostante tutti i passi “da gigante” fatti dalla medicina, dalla ricerca e dalla pratica clinica, resta sempre un fattore determinante, che influisce, anno dopo anno in misura maggiore, sulla fertilità e sulla capacità riproduttiva della donne. “A 23 anni, ogni ovulazione ha il 26% di probabilità di trasformarsi in gravidanza, a 39 anni le probabilità si dimezzano, a 40 sono del 10%, a 43 fra il 7 e il 4, poi sempre meno. Anche nelle donne con ciclo regolare e funzioni ormonali a posto, le cellule uovo invecchiano, diventano meno feconde o, se fecondate, più soggette ad anomalie cromosomiche, che portano ad aborti spontanei. Occorre quindi prestare attenzione all’età” ha raccomandato Suter.

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