Covid, i vaccini di AstraZeneca e Pfizer sono molto efficaci contro la variante indiana

I vaccini delle due aziende, secondo uno studio, sarebbero molto efficaci sulla variante indiana a seguito della somministrazione delle due dosi

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Foto Unsplash | Mat Napo

Articolo aggiornato il 3 Agosto 2022

Uno studio britannico ha confermato l’efficacia dei vaccini di AstraZeneca e Pfizer sulla variante indiana. Secondo quanto emerso dalla ricerca, condotta dalla Public Health England, i due vaccini contro Covid-19 sarebbero “altamente efficaci”, una volta completata la somministrazione, contro la variante indiana.

I due vaccini sarebbero “molto efficaci” solo dopo entrambe le dosi

Il vaccino di AstraZeneca è risultato efficace al 60%, mentre quello di Pfizer all’88%. Entrambe sono risultate efficaci nel bloccare la malattia sintomatica dopo due settimane dalla seconda inoculazione del vaccino anti Coronavirus.

La Bbc, però, ha fatto emergere come entrambi i vaccini siano efficaci solo al 33% dopo la somministrazione della prima dose. Inoltre, l’efficacia risulta ancora inferiore a quella del 50% registrata da entrambi i vaccini contro la variante inglese.

Come emerso dallo studio, però, una volta completata la vaccinazione contro Covid-19 il livello di protezione sale anche per quanto riguarda la variante inglese. Infatti, la ricerca ha messo in luce come l’efficacia del vaccino Pfizer, dopo due dosi, è pari al 93% contro la variante inglese. Nel caso di AstraZeneca, invece, la percentuale di efficacia è pari al 66%.

Matt Hancock “fiducioso” per le riaperture in Gran Bretagna

I ricercatori che hanno effettuato lo studio sull’efficacia di questi vaccini contro la variante indiana, hanno analizzato i dati sulle vaccinazioni raccolti dalle autorità inglesi fino allo scorso 16 maggio.

“Complessivamente abbiamo documentato un alto livello di efficacia dei vaccini contro forme sintomatiche di Covid-19 dopo la somministrazione di due dosi” hanno spiegato i ricercatori. “Le stime dell’efficacia sono soltanto poco più basse di quelle relative alla variante inglese. È probabile che l’efficacia del vaccino contro forme più severe sia maggiore. Ci aspettiamo di rilevare livelli più alti di protezione contro ricovero e decesso”.

Matt Hancock, ministro della Salute inglese, ha detto che i risultati dello studio lo rendono “sempre più fiducioso”. Questo perché il Governo dovrebbe avviare, il prossimo 21 giugno, la fase 4 della road map prevista per le riaperture e l’allentamento delle restrizioni.

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