Covid-19, le linee guida per i test salivari

Il ministero della Salute ha pubblicato le indicazioni per effettuare i test salivari, dalla raccolta alla trasmissione dei dati

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Foto Getty Images | John Moore

Il ministero della Salute ha pubblicato una circolare con tutte le linee guida per l’utilizzo dei test salivari per rilevare l’infezione da Covid-19. La circolare, inoltre, fornisce le indicazioni per la raccolta dei campioni e la segnalazione di eventuali casi positivi.

Nella circolare diffusa dal ministero della Salute, comunque, è stato ribadito che il test molecolare su campione nasofaringeo e orofaringeo rimane il più efficace, sia in termini di sensibilità che di specificità per la diagnosi del Coronavirus.

Si legge infatti: “La metodica di real-time RT-PCR, che è quella più diffusa tra i test molecolari, permette, attraverso l’amplificazione dei geni virali maggiormente espressi, di rilevare la presenza del genoma virale oltre che in soggetti sintomatici, anche in presenza di bassa carica virale, spesso pre-sintomatici e asintomatici”.

Le linee guida per i test salivari

Come spiegato nella circolare, il test salivare può essere considerato un’opzione per il rilevamento di Covid-19 nel momento in cui non è possibile ottenere un tampone oro-nasofaringeo. Questi test, inoltre, dovrebbero essere utilizzati entro i primi cinque giorni dall’inizio dei sintomi.

Inoltre, il test salivare può essere utilizzato anche per soggetti asintomatici. In particolare per anziani e disabili, in caso di carenza di tamponi. Infine, posso rappresentare uno strumento utile anche per i bambini, in particolare in ambito scolastico.

Nella circolare si parla anche, come detto, della raccolta dei test salivari, che deve essere effettuata seguendo la normativa sui dispositivi medico-diagnostici in vitro. Una volta raccolti, i risultati dovranno essere segnalati nel sistema di sorveglianza e nel sistema informativo regionale di riferimento.

“In caso di mancata e pronta disponibilità di test molecolari”, si legge nella circolare, “o in condizioni d’urgenza determinate dalla necessità di prendere decisioni di sanità pubblica in tempi rapidi, si può ricorrere ai test antigenici sempre su campione nasofaringeo e orofaringeo, quali i test antigenici da eseguire in laboratorio. Oppure ai test antigenici rapidi con lettura in fluorescenza o basati su microfludica con lettura in fluorescenza, che rispondano alle caratteristiche di sensibilità e specificità minime”.

Come spiegato nella circolare riguardante i test salivari: “La saliva conterebbe una carica virale significativamente più elevata in pazienti con fattori di rischio per Covid-19 di grave entità e sembrerebbe correlata ai sintomi Covid-19, in particolare alle perdita o alterazione del gusto”.