Covid, perché preferire le mascherine FFP2 a quelle chirurgiche

Perché le mascherine FFP2 proteggono di più dal Covid e qual è la differenza tra queste e le mascherine chirurgiche? Facciamo chiarezza.

Mascherine FFP2
Foto Unsplash | Markus Winkler

Sin da quando il Covid ha raggiunto il nostro Paese, si è iniziato a parlare dell’importanza di indossare la mascherina chirurgica nei luoghi pubblici. Tuttavia, dal 25 dicembre 2021 è diventato obbligatorio utilizzare (almeno in alcuni luoghi ad alto rischio) un altro tipo di dispositivo di protezione individuale: la mascherina FFP2. Perché sono considerate più sicure contro il virus e quali sono le differenze tra le mascherine FFP2 e quelle chirurgiche?

Mascherine FFP2, a cosa servono

Partiamo dalla mascherina chirurgica, che è un dispositivo medico e ormai da tempo viene comunemente utilizzata sia all’aperto che in luoghi chiusi per prevenire il contagio del Coronavirus. La sua efficacia è tuttavia limitata. Innanzitutto è uno strumento usa e getta, che dura non più di 8 ore (e che se possibile andrebbe cambiata ancora con maggior frequenza). Come si evince dal nome, sono nate principalmente per essere indossate dai chirurghi in sala operatoria, per proteggere i propri pazienti.

Questo tipo di mascherina, infatti, ha capacità filtrante quasi unicamente verso l’esterno perché evita la fuoriuscita di “droplets” – ovvero le goccioline che emettiamo nel respirare e nel parlare. Non è dunque una protezione per chi la indossa, bensì coloro che stanno intorno. Si rivela utile se tutti la utilizzano mentre si trovano nello stesso ambiente, limitando del 95% l’emissione di particelle potenzialmente infettive.

Come abbiamo visto, però, le mascherine chirurgiche non proteggono dall’inalazione di eventuali virus. Per ridurre questo rischio dobbiamo indossare le mascherine FFP2. Questi sono dispositivi di protezione individuale, perché hanno un potere filtrante maggiore che permette di ridurre la possibilità di contagiarsi anche nei confronti di chi la porta. Oltre a limitare l’emissione di droplets, sono utili anche nell’impedire alle particelle più piccole di virus di filtrarvi attraverso.

Le mascherine FFP2 hanno dunque un maggiore grado di protezione: si stima che il loro potere filtrante in ingresso sia di circa il 92%, contro il 20% delle mascherine chirurgiche. Ovviamente, per aumentare la loro efficacia è importante utilizzarle nella maniera corretta. Sono anch’esse monouso e andrebbero cambiate ogni 7/8 ore. Inoltre devono essere indossate con mani pulite, facendole aderire bene al viso. È infine importante igienizzare le mani ogni volta che le si toccano.