Covid-19: ci sono tre categorie escluse dalla vaccinazione

vaccinazione siringa puntura
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Il dibattito riguardo l’obbligo di vaccinazione a Covid-19 o meno imperversa in tutto il mondo, ma ci sono fasce di popolazione per le quali la scelta non è prevista perché, secondo quanto riportato dalla stessa azienda farmaceutica produttrice, Pfizer/BionNTech, non potranno sottoporsi al vaccino tre categorie della popolazione.

Pazienti con allergie a farmaci o alimenti

La prima categoria di potenzialmente esclusi dalla vaccinazione contro Covid-19 è rappresentata da chi soffre o ha sofferto di serie allergie, sia a farmaci che ad alimenti, in quanto potrebbero sviluppare reazioni allergiche anche molto gravi.

Lo studio del vaccino, il cui iter è stato obbligatoriamente velocizzato, non è infatti giunto alla conclusione con la prima somministrazione, ma nei prossimi mesi, sul campo, verranno prese in considerazione tutte le eventuali reazioni che il medicinale produrrà su ogni singolo individuo.

Donne in gravidanza e allattamento

La seconda fascia di popolazione che potrebbe non ricevere la vaccinazione a Covid-19 è quella composta dalle donne in gravidanza o in allattamento. Il motivo è sempre da ricercarsi nella rapidità delle procedure per giungere all’approvazione del vaccino: non sono ancora stati, infatti, eseguite indagini approfondite sulle possibile conseguenze del vaccino sulle donne incinta o sul nascituro, motivo per il quale Pfizer/BionNTech ha ritenuto più sicuro escluderle dalla profilassi e ha inoltre chiarito che sarebbe meglio, per chi stesse programmando una gravidanza, attendere almeno tre mesi dal secondo richiamo prima della fecondazione.

I minori di 16 anni

Anche nel caso dei minori di 16 anni, l’esclusione arriva in assenza di dati certi acquisiti durante i trial clinici su bambini e adolescenti che normalmente vengono eseguiti prima dell’approvazione della messa in commercio. Il fatto che bambini e pre-adolescenti siano nella grande maggioranza dei casi asintomatici ha favorito la messa in commercio anche in assenza di dati, dato che la categoria degli under 16 sembrerebbe di per sé protetta dal sistema immunitario.

È però stata fatta un’esclusione nell’esclusione: i casi di bambini con fragilità (come disabilità neurologiche o patologie che richiedano cure assistenziali), potranno sottoporsi alla vaccinazione per Covid-19.

Il comitato scientifico, ad ogni modo, assicura che queste esclusioni saranno solo temporanee e che i ricercatori forniranno al più presto dati certi raccolti durante i trial clinici, in modo da poter prevedere una profilassi vaccinale per il cento per cento della popolazione.