Cosmetici: dove comperarli?

Riguardo invece ai prodotti cosmetologici a basso prezzo ma noti per essere pubblicizzati in televisione o su altri mezzi di informazione, si rileva che i media fanno bene il loro mestiere, visto che le fasce di consumatori di fronte ai banchi dei supermercati è quanto mai eterogenica

Articolo aggiornato il 1 Novembre 2009

cosmesi
C’è crisi in Italia e questo, ahinoi, lo sappiamo, ma gli italiani, uomini e donne, hanno ridotto le spese in cosmesi? Di primo acchito sembrerebbe di si, ma guardando i dati così non è stato, semmai e questo è possibile constatarlo, i nostri connazionali hanno spostato la scelta dei canali distributivi, dalle profumerie, parafarmacie e farmacie, ai supermercati, centri commerciali e persino i banchi dei mercati.
Secondo l’indagine condotta da Help Consumatori nelle farmacie e profumerie le risposte sono state molteplici ma evidenzierebbero che il cliente tende a preferire i locali tradizionali di vendita di cosmesi, “Non mi fido di quello che ti vendono alle bancarelle e oltretutto, se devo spendere per una cosa che tanto non funziona, preferisco pagare di più ma vedere qualche risultato” sintetizza Veronica, 37 anni, la prima intervistata. Così come emerge dall’indagine che gli italiani sanno che per prodotti cosmetologici specifici bisogna mettere mano al portafogli, a volte anche pesantemente, fermo il fatto che, secondo l’inchiesta di Help Consumatori emergerebbe una scarsa conoscenza da parte dei consumatori riguardo la differenza esistente fra cosmetici e prodotti farmacologici.
 
Riguardo invece ai prodotti cosmetologici a basso prezzo ma noti per essere pubblicizzati in televisione o su altri mezzi di informazione, si rileva che i media fanno bene il loro mestiere, visto che le fasce di consumatori di fronte ai banchi dei supermercati è quanto mai eterogenica. “ Su dieci persone ascoltate nessuna dice di essere alla ricerca di un prodotto con particolari qualità; sei hanno fatto la loro scelta basandosi soprattutto sul prezzo, mentre quattro sono arrivati già decise grazie agli spot promozionali passati in tv”.
 
E al mercato che accade? I prezzi sono ancora più bassi, Gli affari vanno abbastanza bene, conferma il venditore dietro a un banco pieno di cosmetici di ogni tipo. “Non mi sembra che abbiano chissà quali proprietà miracolose le cose della profumeria, almeno qui si risparmia”, sorride una signora sui quaranta. Ma attenzione alla qualità, un cosmetico sbagliato può essere fonte di inconvenienti come eruzioni cutanee, arrossamenti della pelle fino a vere e proprie dermatosi. Tra le bancarelle di un mercato del centro di Roma venti persone hanno affermato di essere dei clienti abituali. “Una volta al mese più o meno vengo a prendere quello che mi serve e poi, quando qualche amica me lo chiede, faccio una visita extra per comprare un profumo”, prosegue la donna. Mai avuto problemi?
 
“Nessuno. Non devo prendere cose particolari, semplici creme per il corpo o per il viso. Costano meno e secondo me sono altrettanto buone”. Solo due su venti ammettono di aver avuto qualche conseguenza negativa: un’irritazione sul collo per via di un profumo e un arrossamento su un braccio dovuto a una lozione. “Quando il profumo che avevo preso mi ha fatto irritazione l’ho portato indietro e mi hanno fatto prendere degli altri prodotti in cambio – racconta una ragazza di 29 anni, Federica – Era la prima volta che mi accadeva in tanti anni e si è trattato di una sciocchezza; per non avere rogne hanno preferito accontentarmi. Ho cambiato mercato e non è più successo niente”. Piccoli incidenti, ma alla fine il prezzo basso vince ancora una volta.

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