Contro il batterio killer è sbagliato usare gli antibiotici?

Gli esperti americani non sono d'accordo sull'uso degli antibiotici per contrastare l'epidemia di Escherichia coli

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Articolo aggiornato il 25 Giugno 2011

batterio killer uso antibioticiContro il batterio killer è sbagliato usare gli antibiotici? Una domanda che si sono chiesti anche gli esperti americani e alla quale hanno risposto in un modo che sicuramente è destinato a suscitare qualche polemica, visto che gli studiosi statunitensi hanno affermato che non serve utilizzare gli antibiotici per contrastare l’epidemia di infezioni di Escherichia coli.

La prevenzione del batterio killer si basa prima di tutto sull’igiene degli alimenti. In ogni caso è importante anche considerare qual è la terapia più giusta per contrastare il batterio killer. A questo proposito ad esempio Phillip Tarr della Washington University sottolinea:
 

Gli antibiotici somministrati in caso di ceppo resistente servono solo a dare a quel batterio un vantaggio competitivo rispetto agli altri batteri intestinali che reagiscono ai farmaci, il risultato è che l’ambiente è ancora più favorevole all’infezione.

 
Inoltre da parte degli studiosi americani è stato fatto notare che non è raro che si incontrino ceppi di batteri piuttosto aggressivi, visto che tutti i microrganismi di questo tipo mutano. Gli Europei quindi starebbero sbagliando il modo di combattere l’epidemia, perché l’Escherichia coli, specialmente alla presenza di un ceppo che mostra resistenza agli antibiotici, non deve essere combattuto con questi farmaci. Il batterio killer è resistente agli antibiotici. Quindi quale sarebbe la cosa migliore da fare?
 
Secondo gli esperti americani i pazienti che si trovano ad affrontare una diarrea emorragica dovrebbero essere ricoverati in ospedale, in isolamento. A questi pazienti andrebbe somministrata una terapia idratante attraverso l’uso di fluidi intravenosi, in modo da evitare che, a causa della tossina rilasciata dal batterio, si formi un coagulo, che potrebbe causare anche un grave blocco renale.

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