Con l’agopuntura auricolare addio sigaretta

smettere di fumare con agopuntura
Foto di Tyler Olson| Shutterstock

Articolo aggiornato il 27 Marzo 2020

Perché l’ultima sigaretta non è mai l’ultima e il rischio di ricaduta è sempre altissimo? Sono 11,7 milioni i fumatori in Italia: il 22,3% della popolazione. Diminuiscono gli uomini tabagisti, ma aumentano le donne (Doxa 2017). Si fuma di più tra i 25 e i 44 anni (il 28%). Ogni giorno si fumano in media 13,6 sigarette, con un picco di 14,1 sigarette al giorno sul target 45-64 anni.

Ricercatori dell’Università dell’East Anglia hanno condotto una ricerca sulla dipendenza da fumo, mettendo in luce come fumare crei anche un’identità sociale: fortifica le relazioni tra individui che condividono questa dipendenza, alimentando il senso di appartenenza al gruppo. Per questo è più difficile interrompere il rassicurante rapporto con la sigaretta, anche se l’organizzazione mondiale della sanità tende sempre più a considerare il tabagismo come una malattia mortale, non soltanto un fattore di rischio.
Trattare la dipendenza da tabagismo con risultati duraturi è possibile. Smettere di fumare è fattibile, attraverso l’agopuntura. A sostenerlo è Antonella Bevere Medico Omeopata, Agopuntore, Specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche presso il Centro Medico Sempione di Milano.
Dottoressa Bevere, come viene affrontato il problema al CMS?
Direi che i cardini su cui si sviluppa il nostro Centro Antifumo sono tre: accoglienza individualizzata del paziente; possibilità diagnostiche terapeutiche ad ampio raggio ottenute tramite un Centro Polispecialistico; consapevolezza motivazionale da parte del paziente.
E’ l’abito terapeutico che si struttura sulla persona e non viceversa.
Come lei ha citato, non si possono né devono trascurare i danni che anni di fumo possono avere procurato.
Senz’altro danni polmonari, ma anche sistemici, cioè diffusi in tutto l’organismo. Molto spesso, infatti, è utile una visita pneumologica, o cardiologica, così come una strategia di riabilitazione respiratoria. Altre volte va evitato l’aumento del peso. Talora bisogna prendere in considerazione maggiormente l’aspetto emotivo, altre volte si scopre che molti disturbi, ad esempio muscolari o digestivi, sono secondari al tabagismo e se ne può accelerare la riparazione.
Qual è l’efficacia di trattare la dipendenza da tabagismo con l’agopuntura? Come agisce il trattamento?
Il protocollo di agopuntura auricolare che usiamo è quello denominato Acudetox, stabilito dall’Associazione NADA, leader mondiale nella disassuefazione da fumo. In realtà tale protocollo (occidentale, poco in comune con l’agopuntura classica della medicina tradizionale cinese) fu strutturato sulle dipendenze da stupefacenti. Si vide poi che comunque le persone trattate avvertivano di meno svariati “cravings” (desideri smodati), tra cui quello per il fumo di sigaretta e il cibo. Applicato quindi al tabagismo si è rivelato estremamente efficace.
Il trattamento è combinato, sia in gruppo che individuale: insieme si fa un breve lavoro sulla conoscenza del meccanismo del fumo, delle dipendenze in generale e della respirazione. Vengono poi applicati gli aghi sul padiglione auricolare, secondo il protocollo citato (ma nulla vieta al medico agopuntore di utilizzare anche punti di agopuntura somatici, se lo ritiene opportuno). Infine si cerca di far rilassare i pazienti, compiendo alcuni esercizi di respirazione e di “training autogeno”.
Il paziente impara così a riprendere consapevolezza del proprio respiro e della sua capacità di gestire attraverso di esso situazioni di tensione (sia piacevoli che spiacevoli: si fuma sia a cena con gli amici che imbottigliati nel traffico). Spesso infatti è proprio questo che cerchiamo di fare quando accendiamo una sigaretta: respirare consapevolmente.
Dopo tre quarti d’ora con gli aghetti c’è la visita individuale con eventuale prescrizione terapeutica e/o individuazione di ulteriori necessità. Il tutto dura circa due ore.
Tutto questo naturalmente vuol dire che il paziente non può delegare agli aghi tutto il lavoro. Il suo impegno sarà molto grande e andrà al di là del semplice “non fumare”.
E’ fondamentale che venga espressa una motivazione senza usare condizionali né negazioni.
Quante sedute sono necessarie? Ci sono controindicazioni?
Molto spesso i pazienti smettono già con una seduta, senza alcun bisogno di fare altri richiami. Di contro, ci sono persone che, pur avendo smesso di fumare, tornano per diverse sedute perché dicono di sentirsi aiutate a rimettersi in contatto con se stesse, rilassandosi profondamente. In ogni caso, nella mia ormai quasi trentennale esperienza, almeno sette persone su dieci smettono in modo duraturo. Non ci sono controindicazioni di nessun tipo, salvo una: l’assenza di vera motivazione. Chi viene per “vedere se…”, senza aver chiaro che sta prendendo in carico personalmente e responsabilmente la propria salute, chi delega al farmaco, al medico, all’ago il proprio percorso terapeutico, è meglio che non venga.
Quanto costa sottoporsi al trattamento?
Il costo attualmente è di 120 Euro per la prima seduta, 100 per i richiami.

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