Comportamento degli alunni e pregiudizi degli insegnanti

Ad incidere sul voto in condotta dei bambini non sarebbe tanto il reale comportamento assunto dagli alunni, ma l’idea pregiudiziale formatasi nella mente degli insegnanti

Articolo aggiornato il 7 Ottobre 2009

scuoleIl comportamento degli alunni a scuola è un elemento che rientra in pieno nella valutazione da degli insegnanti e assume un valore di non poco conto nell’andamento del percorso scolastico dell’alunno stesso. Ma quanto gli insegnanti sono in grado di essere oggettivi nella valutazione della condotta? A gettare luce su questo aspetto è un’interessante ricerca promossa in Inghilterra dall’Economic & Social Research Council.

Lo studio è riuscito a dimostrare che nella valutazione del comportamento degli alunni da parte degli insegnanti entrano in gioco dei fattori, che possono essere considerati dei veri e propri pregiudizi portati avanti dai docenti. E’ l’idea che gli insegnanti si fanno dall’allievo ad incidere sul voto in condotta più del reale comportamento del bambino
 
I ricercatori della Manchester Metropolitan University hanno preso in considerazione alunni di età compresa fra i 4 e i 5 anni e sono giunti alla conclusione che ad influire sul voto dato in merito al comportamento non erano tanto per esempio l’aggressività manifestata dal bambino nei confronti dei compagni di classe, ma soprattutto l’idea soggettiva che gli insegnanti avevano formato nella loro mente riguardo ad un determinato alunno. 
 
In genere l’idea che gli insegnanti si fanno dell’alunno nelle prime settimane di scuola viene portata aventi per tutto l’anno e potrebbe anche implicitamente essere trasmessa ad altri docenti, determinando la nascita di un vero e proprio pregiudizio. Quest’ultimo verrebbe rafforzato ulteriormente dalla scarsa partecipazione dei genitori alla vita scolastica del figlio, completando il quadro che gli insegnanti avevano stabilito. 
 
Immagine tratta da: anarca-bolo.ch

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