Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è una condizione neurologica che si manifesta con sintomi come:
- difficoltà di attenzione;
- impulsività;
- iperattività.
Per diagnosticare l’ADHD è necessaria una visita dal neurologo, il quale eseguirà una valutazione completa, che può comprendere un’anamnesi medica e familiare, un esame fisico, una valutazione neuropsicologica e una valutazione comportamentale.
Scopriamo quali sono i segni precoci di questo disturbo.
Quali sono i segni precoci dell’ADHD?
- si distraggono molto facilmente;
- si concentrano difficilmente;
- hanno difficoltà a completare anche attività semplici;
- sembrano non ascoltare quando si parla con loro;
- non riescono a stare fermi, né seduti;
- fanno rumore, strillano più del normale, disturbano;
- corrono e saltano.
Questi segni possono notarsi fino ai dodici anni, dopo di che si presentano altri sintomi:
- parlano in continuazione;
- fischiano e cantano, anche a scuola;
- sono impulsivi;
- non riescono a stare tranquilli in classe o in gruppo.
Qual è il trattamento appropriato per l’ADHD?
Il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) può variare a seconda dei sintomi individuali e della gravità dei sintomi.
Il trattamento usato più spesso consiste in una combinazione di terapia farmacologica e terapia cognitivo comportamentale.
La terapia farmacologica comprende il metilfenidato e l’amfetamina. Questi principi attivi aiutano a migliorare l’attenzione e la concentrazione, riducendo i sintomi di iperattività e impulsività.
La terapia cognitivo-comportamentale con uno psicoterapeuta può aiutare a gestire i comportamenti problematici associati all’ADHD e migliorare le abilità sociali e di apprendimento.
Altri trattamenti potrebbero essere:
- la terapia familiare;
- l’educazione dei genitori;
- l’intervento scolastico.
In ogni caso, è importante che il trattamento sia personalizzato per ogni paziente e che sia continuamente monitorato e adattato per garantire il miglior risultato possibile.