Come guarire l'ernia

Il dolore che consegue all'ernia del disco è dovuto alla compressione dei nervi che attraversano l’intera struttura, da una parte, oltre alla contrattura muscolare riflessa, compresa l’eventuale paresi in ambito alle vie motorie

Articolo aggiornato il 2 Aprile 2009

Ernia del disco
Parlando di ernia, il pensiero va per lo più a quella che comunemente è chiamata ernia del disco o discale, una condizione patologica questa dovuta a fissurazioni con relativo cedimento dell’anello fibroso del disco intervertebrale dove si assiste anche ad un cedimento dei legamenti. Il dolore che ne consegue è dovuto alla compressione dei nervi che attraversano l’intera struttura, da una parte, oltre alla contrattura muscolare riflessa, compresa l’eventuale paresi in ambito alle vie motorie.
Poiché una tale situazione clinica è anche la causa di situazioni patologiche riflesse, come accade nelle lombosciatalgie, oppure nelle lomboartrosi, acute o croniche, nel parlare di terapia dell’ernia non possiamo prescindere dal trattamento terapeutico delle forme patologiche testè citate.
 
Dunque nei casi di sciatalgia spesso dovute ad ernia discale, una prima terapia dovrebbe avvalersi dell’immobilizzazione del paziente su materasso duro a decubito supino seguita dalla somministrazione di Fans fino a giungere ad altri analgesici in grado di controllare il dolore eventualmente seguiti da somministrazione di benzodiazepine per via dell’effetto di quest’ultime nel controllare l’ansia del paziente e poiché tali molecole partecipano anch’esse all’effetto miorilassante per via delle qualità delle quali sono dotati, andranno sicuramente prescritti.
 
Indicata nei casi in cui il dolore sia particolarmente intenso, il ricorso alla somministrazione endovena di tutti quei farmaci di cui sopra. Nei casi di lombosciatalgia con presenza di ernia discale, può essere indicata anche una terapia a base di cortisone per fiale per un breve periodo di tempo. Non si esclude del tutto nei casi più impegnativi ancora, il ricorso ad infiltrazioni nei punti di dolore, di cortisone o anestetici locali.
 
Quando il paziente supera la fase acuta e comincia gradualmente a muoversi, lasciando il letto, è quanto mai doveroso sottoporlo a tutta una serie di accertamenti clinici che, solitamente, evidenziano un’ernia del disco.
 
In questi casi sarà il neurochirurgo e/o l’ortopedico a decidere il trattamento da riservarsi al paziente, tenendo anche conto della possibilità di ricorrere alla ginnastica terapeutica a giudizio del medico effettuata da personale specializzato, meglio se in struttura all’uopo attrezzata.
 
Alcune condizioni dovranno sempre essere contestualmente controllate, a cominciare dall’obesità così come. il paziente dovrà pure riferire al proprio medico curante i movimenti che è solito compiere abitualmente o durante il lavoro, al fine di provvedere, eventualmente, ad una loro modificazione.

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