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Articolo aggiornato il 30 Novembre 2023
L’acido urico è molto problematico se trovato in quantità eccessive nel sangue. Questo eccesso, difatti, può causare la gotta.
Come eliminare velocemente l'acido urico: una guida pratica
L’acido urico, come in molti già sapranno, è il risultato del processo metabolico delle purine. Se è vero che le purine provengono dai cibi che consumiamo, allora è pacifico che l’alimentazione svolga un ruolo significativo nei casi di artrite gottosa. La dieta per la gotta infatti si focalizza sulla riduzione degli alimenti che aumentano i livelli di acido urico nel sangue. Fare attenzione ai cibi consumati è al centro della dieta anti-gotta, anche chiamata dieta ipouricemica. Tale regime alimentare mira direttamente agli alimenti purinofori, purinogenici e flogogenici, privilegiando invece quelli alcalinizzanti che favoriscono il riassorbimento dei cristalli di acido urico.
La gotta è una malattia cronica classificata come artropatia infiammatoria microcristallina. L’insorgenza della gotta è attribuita all’accumulo di acido urico nel corpo. Questa molecola è naturalmente presente nell’organismo e deriva dalla degradazione delle purine, quali adenina e guanina, che costituiscono il DNA. Le cause dell’aumento dell’acido urico includono:
- Eccessivo consumo alimentare.
- Anomalie congenite (anche se rare).
- Insufficiente eliminazione dell’acido urico (problemi renali).
- Distrofia delle nostre stesse cellule (emolisi, alcuni trattamenti, ecc.).
L’iperuricemia, un aumento dei livelli di acido urico nel sangue, raramente manifesta sintomi, a meno che i cristalli non precipitino attorno alle articolazioni, scatenando un attacco di gotta. Tale cristallizzazione induce una reazione infiammatoria, accompagnata da dolore acuto, intenso e improvviso. In sintesi, gli attacchi di gotta sono estremamente dolorosi e spesso sono scatenati dalla dieta, sia da un eccessivo consumo alimentare che da severe restrizioni dietetiche.
Durante un attacco di gotta, l’indicazione dietetica principale è aumentare notevolmente l’assunzione di liquidi, favorendo una diuresi abbondante per l’eliminazione dei cristalli. Si consiglia l’acqua a basso contenuto di bicarbonato per alcalinizzare l’urina, un fattore essenziale per ridurre il rischio di calcoli renali, un potenziale complicazione della gotta. Fuori dalla fase acuta, l’obiettivo è affrontare la radice del problema: l’eccesso di acido urico nel sangue. Una dieta ipouricemica è essenziale per prevenire futuri attacchi. I principi guida della dieta sono chiari:
- Ridurre gli alimenti purinofori: quelli ricchi di purine e/o acido urico.
- Evitare gli alimenti purinogenici: quelli che stimolano la formazione di basi puriniche nell’organismo a causa dell’alto contenuto di glicocolle e serina.
- Proibire gli alimenti flogogenici: che direttamente aumentano i livelli di acido urico nel sangue.
- Aumentare l’assunzione di liquidi: l’acqua è fondamentale per eliminare l’acido urico in eccesso.
- Incrementare gli alimenti alcalinizzanti: per prevenire l’acidificazione dei tessuti e delle urine, riducendo così la precipitazione dell’acido urico.
Quale regime alimentare seguire?
Le bevande alcoliche, considerate alimenti flogogenici, aumentano significativamente il rischio di attacchi di gotta. L’alcol è noto per elevare i livelli di acido urico nel sangue, facilitando l’uricogenesi, cioè la formazione di acido urico. Questa iperuricemia è particolarmente accentuata poiché i liquidi, inclusi quelli alcolici, vengono rapidamente assorbiti nella circolazione sanguigna senza richiedere un processo digestivo completo. L’alcol interferisce anche con l’eliminazione renale dell’acido urico, aggravando la situazione.
La birra, sia alcolica che senza alcool, è particolarmente preoccupante poiché raddoppia il rischio di attacchi di gotta. Questo è dovuto alla ricchezza di purine presenti nel germe di malto e all’effetto del luppolo, che influisce sul metabolismo dell’acido urico. Si raccomanda quindi di eliminare completamente il consumo di alcol. Alcuni di essi aumentano direttamente i livelli di acido urico nel sangue o riducono la sua eliminazione. Anche se alcuni cibi non influenzano il metabolismo delle purine, possono comunque innescare attacchi, come il cioccolato o i funghi. Queste intolleranze possono variare da persona a persona, quindi è importante analizzare attentamente la propria dieta per individuare gli alimenti scatenanti.
I prodotti derivati dai tessuti connettivi degli animali contengono quantità significative di glicocolle e serina, che sono composti purinogenici. Questi due aminoacidi possono aumentare la produzione endogena di acido urico. Si consiglia di limitare il consumo di prodotti a base di gelatina a non più di una porzione a settimana. Il fruttosio, uno zucchero semplice presente in vari alimenti, è strettamente correlato all’aumento dell’acido urico nel sangue. Alcuni alimenti particolarmente ricchi di fruttosio includono:
- Bibite gassate: queste bevande sono concentrate di fruttosio e vengono assorbite rapidamente a causa della loro forma liquida, innescando un aumento significativo del fruttosio nel corpo.
- Prodotti ultralavorati: molti alimenti altamente processati contengono sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, un’opzione economica e ricca di fruttosio utilizzata dall’industria alimentare.
- Miele: sebbene il miele abbia diversi benefici per la salute, è ancora un prodotto dolce con una media del 40% di fruttosio, il che ne fa una fonte significativa di questo zucchero.
- Frutta trasformata: marmellate, succhi o frutta essiccata contengono naturalmente fruttosio. La frutta secca, grazie alla sua ricchezza di fibre, ha un effetto minore sull’assorbimento di fruttosio grazie al suo contenuto di fibre che riducono l’assorbimento del fruttosio.
Quali sono i rimedi naturali per ridurre l’acido urico?
- Lo zenzero ha proprietà antidolorifiche naturali che possono alleviare il dolore articolare. È anche un potente antiossidante e apporta energia all’organismo.
- Anche il limone, grazie al suo alto contenuto di vitamina C, contribuisce all’eliminazione dell’acido urico, evitando che questo si accumuli nel sangue. Consumalo fresco, preferibilmente biologico, in succo.
- Il bicarbonato di sodio è scientificamente testato per la sua capacità di ridurre in maniera efficace il livello di acido urico nel sangue. Per godere dei suoi benefici basta un cucchiaio di bicarbonato di sodio in un bicchiere d’acqua, da consumarsi circa tre volte al giorno.
- Le ciliegie aiutano a ridurre l’infiammazione articolare causata dalla gotta grazie al loro contenuto di antociani. Per ottenere benefici, è necessario consumarne almeno 15 al giorno. Se non sono di stagione, puoi optare per il succo di ciliegia disponibile nei negozi biologici e consumarne due al giorno.
- L’ortica, contrariamente a quanto si possa pensare, è davvero utile a ridurre la quantità di acido urico nel sangue e prevenire di conseguenza i sintomi della gotta. Questo grazie al fatto che l’ortica presenta proprietà diuretiche ed è ricca di potassio, che favorisce il corretto funzionamento dei reni. Puoi consumarla in infusione o sotto forma di capsule per beneficiarne.
- Lo sapevi che il cavolo è davvero un superalimento? Questo contiene flavonoidi chiamati cianidine, che sono potenti antiossidanti in grado di contribuire alla riduzione dei livelli di acido urico nel sangue. Per trarre vantaggio dalle sue proprietà naturali, prova a preparare un infuso portando a ebollizione 1 litro d’acqua. Aggiungi poi 80 g di cavolo, 2 foglioline di prezzemolo e 1 cipolla. Fai bollire per 30 minuti e gusta questo infuso! Si consiglia di consumarlo una volta al giorno.