C’è una posizione per dormire che può aiutare a combattere efficacemente il riflusso gastrico. Ecco cosa fare.
Il reflusso esofageo è un disturbo sempre più diffuso. Alla base ci sono diverse cause, ma i fattori di innesco più comuni sono da ricercare nelle cattive abitudini alimentari, nel vizio del fumo, nell’anatomia del cardias e nell’assunzione di alcuni farmaci. La cronicità del fenomeno può dare vita anche a un’esofagite da reflusso, più radicata e, quindi, più difficile da sconfiggere.
I sintomi possono essere limitanti a causa della loro intensità. L’esofago, a differenza dello stomaco, non possiede le caratteristiche necessarie per accogliere i succhi gastrici. La continua risalita degli stessi dà vita a violente irritazioni che possono addirittura provocare dolore al livello del torace.
Uno tra i momenti più delicati è quello del sonno. La posizione sdraiata, infatti, per chi ne soffre, favorisce l’insorgenza dei disturbi, trasformando la notte in un vero e proprio incubo. Fortunatamente, esiste una soluzione che può aiutare a contrastarli efficacemente.
Il reflusso gastrico si combatte di notte: come fare per contrastare il disturbo
Le notti di chi soffre di reflusso esofageo sono spesso tormentate. Le persone tendono a ricorrere a una montagna di cuscini per evitare di porre stomaco e testa alla stessa altezza. Si tratta, però, di una soluzione scomoda, che può dare vita anche a violenti attacchi di cervicale e mal di schiena.

Esiste una posizione che, al contrario, contrasta efficacemente la risalita dei succhi gastrici. Stando al parere degli esperti, quando ci si corica, è importante posizionarsi sul fianco sinistro. Rispetto ad altri rimedi, questo appare più adatto al disturbo che si vuole combattere per via dell’anatomia umana. I succhi gastrici, infatti, faranno molta più fatica a dirigersi verso la gola e quindi a causare dolorose irritazioni. Inoltre, il cardias sarà meno soggetto a fenomeni di incontinenza.
Questo non è l’unico vantaggio che si avrà sull’apparato digerente. I movimenti dell’intestino tenderanno a subire un netto miglioramento, con la tendenza a contrastare meteorismo e stitichezza. Il transito del cibo, che non andrebbe mai consumato in quantità abbondanti a cena, sarà agevolato, mettendo fine alla fermentazione e accelerando lo svuotamento gastrico.
Nei casi più ostinati, dove neanche questa posizione aiuta a dormire meglio, è necessario farsi prescrivere qualche farmaco adatto dal proprio medico. Ci sono diverse soluzioni che, nel giro di qualche settimana, possono ridurre notevolmente il potere distruttivo dell’acido gastrico che non va mai sottovalutato, neanche in presenza di sintomi lievi.