Colite: cause, tipologie, rimedi da adottare e dieta da seguire

Con il termine colite si intende un’infiammazione del colon, ovvero la parte terminale dell’intestino. Questa patologia provoca forti dolori addominali, diarrea, stipsi e tanti altri sintomi molto fastidiosi. Scopriamo insieme quali sono le tipologie di colite e le loro cause, quali sono i rimedi migliori per alleviare il dolore e qual è la dieta da adottare.

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La colite è un’infiammazione del colon, l’ultima parte dell’intestino. Esistono molti tipi di colite, in base alla sede in cui si manifestano i sintomi e alle cause che la provocano. Per combattere il dolore addominale, il gonfiore e tutti gli altri sintomi di questa patologia, si possono adottare alcuni ottimi rimedi naturali. Inoltre è importante seguire una dieta corretta per aiutare il nostro intestino a mantenere la sua regolarità.

Che cos’è la colite

Il termine colite, in ambito medico, indica un’infiammazione del colon. Tuttavia viene spesso utilizzato in maniera scorretta per indicare patologie che non sono provocate da uno stato infiammatorio o dalle cause incerte. Ad esempio si parla spesso di colite anche per il morbo di Crohn, o per la sindrome del colon irritabile.
Il colon è la parte terminale dell’intestino – o ancora più precisamente il secondo tratto dell’intestino crasso, che è a sua volta l’ultima parte dell’apparato digestivo. Ha una lunghezza di circa 130 centimetri ed è a sua volta suddiviso in tre porzioni: il colon destro, il colon trasverso e il colon sinistro.
La funzione del colon è quella di permettere il transito dei materiali di scarto (le feci) fino al retto, dove vengono espulsi dall’organismo. Durante il passaggio, che avviene grazie a contrazioni muscolari involontarie, le pareti del colon assorbono l’acqua e gli elettroliti in eccesso.
Se qualche problema impedisce il corretto funzionamento del colon, possono insorgere diversi disturbi. In caso di transito accelerato, l’assorbimento dell’acqua è insufficiente e si ha diarrea. Al contrario, se il transito è rallentato, il colon assorbe troppo liquidi e provoca stipsi.

Le tipologie

La colite può essere di diversi tipi, in base alla sede della patologia. Questa prima classificazione distingue tra:

  • colite primaria (o primitiva): è causata da un problema del colon;
  • colite secondaria: è causata da una malattia che ha sede in un altro organo, ma esplica i suoi effetti anche sul colon.

Una seconda classificazione invece si basa sulla durata della colite:

  • colite acuta: insorge all’improvviso, ha una rapida evoluzione e nella maggior parte dei casi i suoi sintomi possono essere tenuti efficacemente sotto controllo;
  • colite cronica: ha un’evoluzione progressiva nel tempo e spesso è scatenata da una pluralità di cause, non sempre facili da individuare.

Infine la colite può essere classificata in base alla causa che l’ha scatenata:

  • colite spastica (o sindrome del colon irritabile): è il tipo di colite più diffuso, e colpisce dal 10% al 20% della popolazione italiana;
  • colite ulcerosa: è una patologia infiammatoria cronica che interessa solamente il colon e il retto;
  • colite di Crohn (o morbo di Crohn): molto simile alla colite ulcerosa, coinvolge però anche altre parti dell’apparato digerente e colpisce più in profondità le pareti intestinali;
  • colite ischemica: consiste in un ridotto apporto sanguigno al colon, che ne riduce le sue funzionalità;
  • colite infettiva: è un’infiammazione acuta del colon provocata da virus o batteri;
  • colite pseudomembranosa: è un particolare tipo di colite infettiva, che si manifesta prevalentemente a seguito dell’uso frequente di antibiotici;
  • colite fulminante: ha un’evoluzione molto rapida ed è particolarmente grave;
  • colite chimica: è un tipo di colite indotta dal passaggio di sostanze chimiche all’interno del colon;
  • colite microscopica: è un’infiammazione cronica che altera i tessuti del colon solo a livello microscopico;
  • colite atipica: racchiude tutte le coliti che non possono essere classificate in altro modo.

Le cause

In base al tipo di colite, possono essere diverse le cause che provocano la malattia. In genere, soprattutto se si guarda al senso stretto del termine, la colite è scatenata da una colonizzazione di batteri o virus patogeni per il nostro intestino.
Tuttavia sono molte le cause che possono portare a manifestare i sintomi della colite, tra cui una scorretta dieta, un’intolleranza alimentare, lo stress, alcuni problemi di natura psicologica.

La colite spastica, o sindrome del colon irritabile, è senza dubbio la tipologia più diffusa. È anche chiamata colite nervosa, perché le sue cause sono principalmente di tipo emotivo e psicologico.
Come già anticipato, questo tipo di colite non rispecchia appieno il vero significato del termine medico, dal momento che non si tratta di un’infiammazione dell’intestino.
Non sono ancora note le cause della colite spastica, sebbene sia provato che stress psichici e fisici siano strettamente correlati a questa patologia. Al momento le ipotesi più valide riguardano lo squilibrio di alcuni neurotrasmettitori e l’ipersensibilità intestinale.
Tuttavia sono da prendere in considerazione anche le ipotesi di una predisposizione genetica alla malattia e di una maggior frequenza di insorgenza in chi ha sofferto di infezioni intestinali.
L’alimentazione scorretta, al contrario di quanto spesso ritenuto, non è causa di colite spastica. Tutt’al più può aggravare i sintomi della patologia.

Anche per quanto riguarda la colite ulcerosa, i medici non sono ancora giunti ad una conclusione certa sulle sue cause. Secondo alcune ricerche, esiste una predisposizione genetica per questa patologia.
Tra le ipotesi attualmente studiate, quelle più promettenti riguardano anomalie del sistema immunitario e infezioni del colon. Non ci sono invece elementi che facciano pensare allo stress o alle scorrette abitudini alimentari come cause della colite ulcerosa.

La colite (o morbo) di Crohn potrebbe essere scatenata da un problema al sistema immunitario, tanto da venire considerata dai più una malattia autoimmune.
Tuttavia alcuni scienziati ritengono che possa esserci, alla base, una mutazione genetica. Secondo alcune ricerche, inoltre, questa malattia può svilupparsi anche a seguito di una dieta scorretta, ricca soprattutto di proteine animali.

La colite ischemica è provocata da un ridotto afflusso di sangue al colon. Alla base di questo problema possono esserci diverse cause: anomalie nella vascolarizzazione locale, embolie, trombosi o arteriosclerosi dell’arteria mesenterica.
Questo tipo di colite è più diffuso nelle persone anziane, che sono frequentemente soggette a problemi di tipo cardiocircolatorio.

La colite infettiva è provocata dalla presenza di batteri, virus o parassiti che colonizzano il tratto finale dell’apparato digerente. Tra i microrganismi patogeni più frequentemente rilevati in chi soffre di questa malattia, ricordiamo il Campylobacter, la Salmonella e l’Escherichia coli.
Talvolta la colite infettiva può sorgere a seguito di ingestione di alimenti contaminati: in questo caso si parla di tossinfezione alimentare. I prodotti più spesso responsabili di questa malattia sono il latte e i suoi derivati, la carne, il pesce e i molluschi.

La colite pseudomembranosa è un particolare tipo di colite infettiva, provocata dal batterio Clostridium difficile. Questo microrganismo è presente nel nostro intestino, ma non riesce a proliferare grazie alla normale flora batterica.
Nei soggetti che fanno largo uso di antibiotici, la flora batterica intestinale subisce un’alterazione che rende possibile al Clostridium difficile di proliferare e di produrre la sua tossina, molto dannosa per il nostro organismo.

I sintomi

Il sintomo che accomuna ciascun tipo di colite è il dolore addominale, che presenta particolari caratteristiche. Si tratta di un dolore crampiforme, che può regredire con la defecazione. Può essere avvertito come un semplice fastidio oppure essere di grado così severo da impedire molte azioni della vita quotidiana.
Ci sono però molti altri sintomi che possono essere scatenati dalla colite, ecco i principali:

La dieta

Per chi soffre di colite, una corretta alimentazione è spesso il primo passo verso la guarigione. La dieta è molto importante, soprattutto nel caso di colon irritabile, per il quale bisogna seguire alcuni accorgimenti particolari.
Ciascun paziente ha una diversa tolleranza nei confronti dei vari cibi, motivo per cui non è possibile fare una lista completa degli alimenti da mangiare e di quelli da evitare. Ci sono tuttavia dei cibi che, generalmente, acuiscono i sintomi della colite.
Tra i cibi da evitare, segnaliamo:

  • latte e latticini;
  • legumi secchi;
  • frutta secca;
  • verdure crude;
  • cibi contenenti molta fibra;
  • prodotti contenenti dolcificanti artificiali;
  • cioccolato;
  • salse e spezie piccanti;
  • alcol;
  • caffè e tè;
  • bevande gassate.

I farmaci

In base al tipo di colite e alle cause che l’hanno provocata, il medico può prescrivere la terapia farmacologica più adatta. Ad esempio, nel caso di colite infettiva sarà necessaria una terapia antibiotica per sconfiggere il batterio che ha infestato l’intestino.
Più comunemente, vengono utilizzati medicinali sintomatici, che servono per alleviare il dolore e i sintomi della colite. Questa è infatti una condizione genericamente cronica, e non esistono farmaci che possono curarla.
Tra i medicinali più utilizzati ci sono gli antispastici e anticolinergici, che alleviano gli spasmi addominali; gli antidolorifici per tenere sotto controllo il dolore; gli antidiarroici per chi soffre di diarrea o, al contrario, i lassativi per chi soffre di stipsi.
Nei casi più gravi, come ad esempio la colite fulminante, può rendersi necessario l’intervento chirurgico. Questo consiste nella rimozione della parte di intestino danneggiata e nella creazione di una colostomia, ovvero un’apertura nella parete addominale cui collegare il colon per permettere la fuoriuscita delle feci.

I rimedi naturali

Per alleviare i sintomi della colite è possibile ricorrere ad alcuni rimedi della nonna. Innanzitutto è bene adottare alcuni piccoli accorgimenti: consumate i pasti lentamente e mangiate 5 volte al giorno, senza abbuffarvi. Bevete molta acqua ed evitate di masticare chewing gum, che provoca la formazione di gas nell’intestino.
È molto importante fare attività fisica regolarmente, poiché favorisce la normale motilità intestinale. Inoltre aiuta a combattere l’ansia, lo stress e la depressione, spesso alla base della colite.
I fermenti lattici mantengono in equilibrio la flora intestinale batterica, combattendo problemi quali stipsi e diarrea. Inoltre è possibile aiutarsi con alcune erbe, che hanno ottimi effetti sulla nostra salute.
I semi di finocchio sono consigliati per chi soffre di gonfiore addominale e meteorismo. Anche il carbone vegetale è un ottimo alleato, dal momento che riduce l’aria all’interno dell’intestino.
Sempre per risolvere il problema dei gas intestinali, si può ricorrere ai semi di aneto, menta e cumino. Contro la stipsi, sono utili delle tisane calde a base di aloe, finocchio e senna.
Al contrario, per combattere la diarrea, si può provare con una tisana alle foglie di noce. Infine lo zenzero è molto utile in caso di colite. Questa spezia ha mille proprietà benefiche sul nostro organismo, e principalmente allevia tutti i problemi dell’apparato digerente.