Durante le coliche renali è giusto bere delle grandi quantità d’acqua? Gli esperti al riguardo sono concordi, ecco cosa si deve in questi delicati casi.
I rimedi della nonna consigliano di bere molto quando è in corso una colica renale, ma questo consiglio è realmente efficace o addirittura può risultare dannoso? Innanzitutto, va precisato che i calcoli renali si formano quando nelle urine si presenta una concentrazione di sali molto alta che forma i cristalli, i quali a loro volta costituiscono il calcolo renale.
Si tratta di un disturbo che affligge milioni di persone nel mondo e, negli ultimi anni è sempre più frequente, probabilmente a causa del consumo di proteine animali. Per evitare che si formino, è necessario controllare le urine, dunque garantire all’organismo un adeguato livello di idratazione per ottenere una diuresi ottimale.
I calcoli renali possono portare all’insorgenza di altra patologie?
Come si manifestano le coliche renali? Il sintomo più comune è un fortissimo dolore al fianco, taluni ritengono che sia anche più forte di quello del parto. In genere viene accompagnato da vomito, altre volte può essere presente una lombalgia, come un mal di schiena. Ma in caso di colica renale in corso è davvero efficace bere un grande quantitativo di acqua?

In realtà si tratta di un falso mito da smentire, l’idratazione dovrebbe essere ottimale per garantire un corretto funzionamento dell’intero organismo e dunque scongiurare la comparsa di calcoli. Ma, nel caso in cui ci si trovi ad affrontare un attacco, è assolutamente sconsigliato bere. La cosa più adeguata da fare in questi momenti è quella di rivolgersi al proprio medico di fiducia o di recarsi al pronto soccorso, così che da potersi sottoporre ad un esame diagnostico e in seguito al risultato dello stesso, seguire una terapia prescritta dal medico.
Quali sono le cure? Un calcolo intorno ai 6 mm può essere espulso spontaneamente, mentre se le dimensioni aumentano questa possibilità si riduce. Per i calcoli di maggiore dimensioni è necessaria l’asportazione chirurgica. La terapia più frequente è quella della diluizione urinaria, che consiste nel consumo di molti liquidi. Numerose ricerche scientifiche hanno infatti dimostrato che apportare una giusta quantità di acqua giornalmente superiore o pari a 2 litri, riduce significativamente il rischio di poter sviluppare calcolosi o di recidive.
Inoltre è necessario seguire una sana ed equilibrata alimentazione, portando sulle proprie tavole tutti gli alimenti tra cui anche latte, formaggi e yogurt che fino a poco tempo fa erano considerati come nemici. È necessario fare della sana prevenzione, così da poter scongiurare il rischio di insorgenza di altre patologie, infatti soggetti che presentano una grossa dispersione di calcio nelle urine possono sviluppare più facilmente l’osteoporosi. Dunque è necessario sottoporsi a degli esami diagnostici annuali, per abbassare il rischio di complicazioni.