Articolo aggiornato il 22 Settembre 2009
La Food and Drug Administration statunitense ha autorizzato i produttori e i venditori della farinata d’avena ad affermare che questo alimento favorisce la riduzione del colesterolo.
All’inizio gli studiosi a stelle e strisce non sono stati capaci di determinare con certezza quali fossero le cause che innescavano il benefico effetto salutare. Ora, invece, hanno attribuito la diminuzione dello steroide a diversi ingredienti contenuti nella farinata di fiocchi d’avena, tra essi le fibre solubili, il betaglucano e gli antiossidanti.
Ma sono stati i ricercatori della Tufts University (Massachusetts) a scoprire che gli antiossidanti presenti nell’avena contribuiscono a ridurre la capacità delle cellule ematiche di incollarsi alle pareti arteriose, quindi impedendo o almeno rallentando la formazione delle temute placche che riducono il diametro dei vasi arteriosi.
Pertanto, sulla base degli studi eseguiti dagli scienziati americani, per proteggere la salute dei vasi sanguigni, e dunque prevenire la formazione dell’arteriosclerosi, è sicuramente utile integrare la propria alimentazione con questo potentissimo e benefico cereale, soprattutto con l’avanzare degli anni, quando aumenta il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari.
Ad aumentare le virtù dell’avena il fatto che essa è una preziosa fonte di carboidrati a digestione lenta, ossia è in grado di fornire energia prolungata senza causare picchi dei livelli d’insulina, come ben sanno gli atleti professionisti, soprattutto culturisti, che ne mangiano quotidianamente grandi quantità per sviluppare il proprio fisico e migliorare le prestazioni sportive.