Colesterolo, buono o cattivo? Due lati della stessa medaglia, ma decisamente diversi: le due facce del colesterolo, quella buona e quella cattiva, hanno differenze e caratteristiche ben precise. Per non confondersi e imparare a capire le analisi, meglio fare chiarezza.
Il colesterolo: di cosa si tratta
Il colesterolo è una sostanza della famiglia dei lipidi, che si trova normalmente nel sangue. E’, a dispetto di quanto si creda, un elemento di vitale importanza, perché è il protagonista della composizione delle cellule. Un esempio su tutti: il colesterolo è lo “scheletro portante” delle cellule del sistema nervoso, rappresentando fino al 3 per cento del peso totale del cervello.
Parte fondamentale della membrana di rivestimento di molte cellule dell’organismo, il colesterolo svolge anche un ruolo chiave nella produzione di alcuni ormoni, come il cortisolo, e nella sintesi della vitamina D.
Il colesterolo: buono e cattivo
Quando si tratta di colesterolo, ci sono sia buoni sia cattivi o, meglio, nell’organismo sono presenti due tipi di colesterolo, quello “cattivo” e quello “buono”.
Il colesterolo cattivo, dal quale stare alla larga, è quello veicolato all’interno dell’organismo dalla lipoproteine LDL (Low Density Lipoproteins) e ha il “brutto vizio” di depositarsi all’interno dei vasi sanguigni, dando origine a pericolosi depositi di grassi. È proprio questo deposito fuori programma che dà origine alla cosiddetta placca aterosclerotica, colpevole di diversi disturbi cardiocircolatori, come l’ipertensione.
Il volto buono del colesterolo è quello trasportato dalle lipoproteine HDL (High Density Lipoproteins): svolge una funzione fondamentale per l’equilibrio e la salute di tutto l’organismo, impedendo la formazione delle placche aterosclerotiche, o facilitandone la dissoluzione. In questo modo, l’HDL è in grado di previre i disturbi causati dal colesterolo LDL.
Il colesterolo: le analisi
Per quantificare con precisione la presenza del colesterolo nell’organismo, basta un semplice esame del sangue.
I valori di riferimento, per quanto riguarda il colesterolo LDL si possono riassumere in tre categorie: quelli desiderabili, che dovrebbero risultare inferiori a 130 mg/dl, quelli a rischio moderato, compresi tra 130 e 159 mg/dl, e quelli a rischio elevato, superiori a 160 mg/dl.
Il valore auspicabile, invece, del colesterolo HDL, dovrebbe superare i 40 mg/dl nell’uomo, 45 mg/dl nelle donne.
Ecco qualche spunto utile, per approfondire l’argomento:
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