Articolo aggiornato il 10 Giugno 2009
Le sane colazioni di un tempo, a pensarci bene sono rimaste soltanto nelle inverosimili immagini pubblicitarie di certe aziende dolciarie, dove la mattina una famiglia di sicuri “ disoccupati “ si concede il lusso di gozzovigliare davanti a tavole imbandite di tartine, fumanti croissant, marmellata a pioggia su fette di pan tostato e così via, incuranti delle ore che passano….
Nella realtà le famiglie italiane e non solo quelle, la mattina a tutto pensano tranne che concedere colazioni pantagrueliche ai propri figli, visto che pare sia già tanto che i pargoli riescano a sorbirsi una tazza di latte in tutta fretta con qualche improvvisata merendina; certo questo la pubblicità televisiva non lo ammetterebbe mai, ma lo fa la Società Italiana di nutrizione pediatrica e a sentir loro su 100 bambini almeno 30 saltano, a piè pari, la colazione mattutina, per altri la sosta al bar con i genitori, sempre di gran fretta, è quasi sempre la norma e il risultato di tutto ciò è la constatazione di come fra i bambini obesi si ritrovino proprio quelli che saltano la colazione mattutina in maniera del tutto regolare .
Ma saltare la colazione significa avere un calo dell’attenzione e dell’apprendimento a scuola, stavolta a chiarire la situazione ci pensa Marcello Giovannini, ordinario di Pediatria dell’Università di Milano, nonché fondatore della Società italiana di nutrizione pediatrica, il quale afferma quanto importante sia la razione di calorie al risveglio, soprattutto nelle prime due ore da questo.
Ma c’è chi annette alla colazione anche un ruolo di aggregazione psicologica importante nella crescita dei figli, un momento conviviale pur se di breve durata ma che dovrebbe restare fra le azioni di una famiglia e fra le cose che un piccolo in casa deve aspettarsi dai suoi parenti prossimi, al punto che, secondo gli psicologi, è sbagliatissimo lasciare soli i bambini a fare colazione, sarebbe un grosso errore.