Cistite emorragica: che cos’è, quali sono i sintomi e le cause, come si cura

La cistite emorragica si manifesta con sintomi come dolore al pube e sangue nelle urine. Può insorgere dopo i rapporti, si combatte con gli antibiotici e con una dieta che favorisca l’apporto dei liquidi.

Ragazza con una tisana
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Si parla di cistite emorragica quando vi è il manifestarsi di cistite con sangue. La cistite è un’infiammazione acuta delle vie urinarie, in particolar modo della vescica. È in genere di origine infettiva, e purtroppo è abbastanza comune, specialmente nelle donne, ma può colpire anche gli uomini.

Per capirne meglio vediamo nel dettaglio cos’è la cistite emorragica, quali sono le cause, come si manifesta, cioè quali sono i sintomi, e i vari trattamenti e rimedi, compresa la dieta, che vengono consigliati come terapia. Nel nostro approfondimento vediamo anche il ruolo dei rapporti sessuali nel manifestarsi della cistite e in cosa si caratterizza la cistite emorragica nell’uomo, rispetto alla malattia nella donna.

Cos’è la cistite emorragica

La cistite con sangue è un’infiammazione acuta della vescica urinaria. La vescica fa parte degli organi dell’apparato urinario e ha la funzione di raccogliere l’urina che viene prodotta dai reni. Quando la vescica è colpita da infezione si infiamma causando i tipici sintomi della cistite, che sono molto fastidiosi e che vedremo di seguito. La cistite può manifestarsi in maniera semplice ed essere anche ricorrente. Oppure può essere caratterizzata da presenza di sangue nelle urine o coaguli nei casi più gravi. È proprio in questo caso che ci troviamo davanti alla cistite emorragica.

Cistite emorragica: cause

Come viene la cistite? Le cause della cistite emorragica possono essere diverse. Come abbiamo accennato si tratta di una infiammazione acuta che è provocata, generalmente, da un’infezione batterica. Tra i patogeni più comuni ci sono Escherichia Coli, Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Pseudomonas e Serratia. Ma la cistite con sangue può anche essere causata da reazioni a sostanze tossiche o a farmaci. A causare i sintomi della cistite può però anche essere una malattia dell’apparato urogenitale, come il tumore alla vescica. Questo è uno dei motivi per cui consigliamo sempre di rivolgersi a un medico specialista in caso di comparsa di qualsiasi sintomo riconducibile alla cistite.

I sintomi della cistite con sangue

I sintomi della cistite emorragica sono, oltre che forte dolore al basso ventre e al pube con senso di pesantezza, anche la tipica presenza di tracce di sangue nell’urina o coaguli. In alcuni casi non vi è macroematuria, ossia non è visibile nettamente il sangue nelle urine. In quel caso si parla di microematuria, e in genere viene riscontrata con l’uso di apposite strisce reattive che si acquistano in farmacia.

Il quadro sintomatologico prevede poi frequente stimolo di urinare, anche di notte, ma con difficoltà nella minzione. La minzione può essere lenta e poco copiosa, anche preceduta da spasmi dolorosi. Si avverte bruciore intenso e dolore anche nella schiena, con brividi e sensazione di freddo in tutto il corpo. Vi può essere la marcata sensazione di mancato svuotamento della vescica. Durante il sonno ci possono essere perdite involontarie di urina. E non è rara la comparsa di poche linee di febbre a partire dalle ore serali.

Per quanto riguarda la durata della cistite emorragica, questo problema può prolungarsi per diversi giorni. Per questo motivo è importante consultare il proprio medico non appena compaiono i sintomi: con un’adeguata cura, la cistite emorragica può essere rapidamente combattuta.

Cistite emorragica: trattamento e rimedi

Vediamo in cosa consiste il trattamento della cistite, che in genere viene curata con una terapia a base di antibiotici. Ma non solo. Una terapia specifica può anche prevedere farmaci antispastici e analgesici per alleviare i dolori. Ci sono pure altri tipi di rimedi per prevenire la cistite, come ad esempio l’uso di abbigliamento intimo di cotone e l’uso di assorbenti in fibre naturali. Particolare attenzione deve essere posta anche alla dieta, che deve garantire un consistente apporto di liquidi evitando cibi che acidificano troppo il pH delle urine.

Non dimentichiamo che è fondamentale mantenere sempre una corretta igiene intima e prestare attenzione durante i rapporti sessuali. Si consiglia di evitare l’uso di diaframma e spermicidi, è sempre bene non ritardare la minzione, così come è buona pratica pulirsi da davanti a dietro dopo la defecazione, evitando irrigazioni. Come accennato in precedenza, l’uso di capi intimi in fibre naturali può aiutare la guarigione dalle infezioni dell’apparato urinario. Nei casi più gravi e in date circostanze, quindi solo occasionalmente, è possibile il ricorso alla chirurgia.

Cistite emorragica: la dieta

La dieta per la cistite emorragica deve essere appropriata. Bisogna innanzi tutto bere molta acqua per depurare l’organismo, almeno due litri. Occorre garantire un notevole apporto di liquidi. Solo in questo modo possono essere eliminati più facilmente i batteri insidiati nella vescica, mantenendo pulite e disinfettate le vie urinarie. Gli alimenti da mangiare vanno scelti con cura, in maniera che diminuiscano gli ossalati nelle urine. Quindi andranno preferite verdure con proprietà depuranti, come cicoria, carciofi, porri, rape, cipolle. È bene seguire un’alimentazione ricca di fibre, anche perché la stitichezza favorisce l’aumento dei batteri fecali nel colon.

La pasta è preferibile ad altri tipi di cereali, mentre sono da evitare la carne di maiale, gli insaccati, i formaggi, il cioccolato, gli alcolici, le spezie, i cibi piccanti, la frutta. È consigliato limitare al massimo il consumo di dolci o bevande troppo zuccherate. Sono da eliminare caffè e tè. Via libera invece a tisane dalle riconosciute proprietà adatte a lenire i problemi dovuti alla cistite. Si possono quindi assumere rimedi naturali per la cistite emorragica: la malva, la calendula, la pilosella, l’uva ursina, il mirtillo rosso, l’echinacea alleviano i sintomi. Questi tipi di bevande si possono dolcificare con poco miele, evitando sempre lo zucchero.

Cistite emorragica: le cure

La giusta terapia per la cistite emorragica dovrà essere consigliata esclusivamente dal proprio medico specialista. In genere vengono proposti antibiotici scelti tra i più adatti in base ai principi attivi: Amoxicillina, Fosfomicina (conosciuta anche con il nome commerciale Monuril), Prulifloxacina, Levofloxacina, Ciprofloxacina. Frequentemente, insieme agli antibiotici vengono prescritti anche dei fermenti lattici, da prendere quotidianamente, per riequilibrare la flora batterica. Possono essere utili integratori come la bromelina o gli estratti di mirtillo rosso, integratori a base di ippocastano o di bacche di uva ursina, dalle proprietà antisettiche e antinfiammatorie.

Molti antibiotici, così come numerosi rimedi naturali, possono essere utilizzati anche in caso di cistite emorragica in gravidanza. In questa fase della vita, infatti, l’intero apparato urinario è più sensibile e frequentemente si ritrova soggetto ad infezioni. Tuttavia, prima di cominciare una cura consultate il vostro ginecologo, affinché valuti i rapporti costi-benefici di ciascun farmaco e scelga quello giusto per le vostre esigenze.

Cistite emorragica e rapporti sessuali

La cistite emorragica dopo i rapporti sessuali può essere frequente nelle donne. Compare in genere dopo 24 o 72 ore da un rapporto sessuale (per questo viene definita anche ”cistite da luna di miele”) e il problema è soggetto a delle recidive. La manifestazione del disturbo può essere dovuto a ragioni di carattere anatomico, a causa dei traumi meccanici che si verificano, e della conseguente infezione delle lesioni.

Più semplicemente il movimento favorisce il trasporto di batteri patogeni attraverso l’uretra, favorendo la cistite. Il disturbo diventa più acuto se non c’è una lubrificazione intima adeguata e quindi se la donna prova dolore nella penetrazione e se i muscoli che circondano la vagina sono contratti. Il fenomeno è potenziato da effetti ormonali negativi. Se una donna soffre di secchezza vaginale, il rischio di sviluppare una cistite aumenta di quattro volte. Con l’eccitazione, i vasi sanguigni che si trovano nell’uretra vanno soggetti ad una congestione e questo può essere deleterio.

Per prevenire il problema gli esperti consigliano di rilassare la muscolatura pelvica durante il rapporto, eventualmente utilizzando un lubrificante specifico. Altra pratica da ricordare è quella di urinare sia prima che dopo il rapporto. Trattenere le urine può portare a problemi. Occorre sempre mantenere una igiene intima ottimale senza eccedere nell’uso di saponi aggressivi, spray o deodoranti.

La cistite emorragica nell’uomo

La cistite colpisce maggiormente le donne, ciò è dovuto al fatto che i batteri che la causano possono raggiungere più facilmente la vescica tramite l’uretra partendo dall’ultimo tratto di intestino in cui si trovano. Questo avviene perché l’uretra nelle donne è più corta di quella degli uomini. Ad ogni modo ci sono evidenze anche di cistite con sangue nell’uomo.

La cistite emorragica maschile si manifesta con una maggiore predisposizione soprattutto dopo i 50 anni. A questa età, infatti, si può verificare un fenomeno di ipertrofia prostatica, che determina il ristagno dell’urina e quindi facilita le infezioni. Il problema può derivare anche da traumi o contusioni in seguito a rapporti sessuali intensi o per l’uso di jeans molto stretti. Ad ogni modo la più frequente causa di cistite ricorrente negli uomini è la prostatite batterica cronica.

Sintomi caratteristici della cistite emorragica nell’uomo sono la presenza di sangue e pus nelle urine e il dolore sopra il pube, nel basso addome e nella schiena, oltre che a livello scrotale e anale. A volte può comparire anche una febbricola. Spesso la patologia è confusa con la prostatite.

Tra l’altro le due malattie possono coesistere e per questo è necessario ricorrere ad appositi test diagnostici prescritti dal medico specialista per avere una cura adeguata. Non ci sarebbe, comunque, una relazione fra la cistite e la funzione erettile, tuttavia l’eiaculazione può diventare più dolorosa e il dolore nell’area pubica può interferire con la normale attività sessuale. Anche per gli uomini la terapia contro la cistite deve essere prescritta da un medico e andrebbe seguita per almeno 7-10 giorni. Oltre che seguire una dieta adeguata bevendo molta acqua per aiutare a eliminare i batteri, può risultare utile l’utilizzo di un disinfettante delle vie urinarie.