Sono tante le donne che soffrono di cistite dopo i rapporti sessuali, problema che può essere fastidioso e difficile da debellare. Fortunatamente è possibile fare qualcosa per prevenirla.
Avere intimità con il proprio partner è più che normale e dovrebbe essere un momento di assoluto piacere non solo a livello mentale ma anche fisico. Non sempre però è così per alcune donne, che manifestano non solo dolore durante la penetrazione, ma che avvertono problemi anche nei giorni successivi manifestando cistite dopo i rapporti.

Chi ha sofferto almeno una volta nella vita di questo tipo di infiammazione sa bene quanto possa essere fasidiosa, in alcuni casi anche difficile da poter debellare. Non ci si deve però chiudere in se stesse né avere vergogna a parlarne, anzi se la situazione diventa frequente è bene concordare un appuntamento con il proprio ginecologo di fiducia per individuarne le cause.
Cistite dopo i rapporti: un problema fastidioso ma diffuso
La cistite dopo i rapporti, meglio conosciuta come “cistite post coitale” o “cistite del giorno dopo”, consiste in un’infiammazione della mucosa vescicale, che si verifica spesso su base infettiva, che si presenta in genere a distanza di 24-72 ore da un rapporto sessuale. Non è detto che comunque si verifichi sempre, ma se la situazione diventa troppo frequente sarebbe bene non sottovalutare il problema.
Trascurarla, inoltre, può portare anche a un coinvolgimento di ureteri e reni, per questo non lo si dovrebbe fare mai.

Molto spesso questa situazione si verifica per la particolare conformazione dell’apparato riproduttivo femminile ed è conseguenza dell’attrito che si genera durante la penetrazione. Si formano così delle vere e proprie microlesioni, che portano a bruciore intimo, che può portare a dover urinare più frequentemente e in modo doloroso.
Ci sono poi degli altri fattori che possono scatenarla e che dovrebbero essere tenuti presenti. E’ il caso, ad esempio, di chi ha poca lubrificazione vulvo-vaginale (esistono delle creme apposite da usare prima dell’intimità), infiammazione cronica dei genitali esterni (vestibolodinia) e contrattura del muscolo elevatore dell’ano durante la penetrazione.
Non ci si deve abbattere se si nota di soffrire di cistite dopo i rapporti, il problema può fortunatamente essere risolto in via definitiva grazie ad alcuni piccoli “trucchi”.

Il primo passo da compiere potrebbe essere quello di cercare di aumentare la durata dei preliminari, utile non solo perché facilita l’intesa con il partner, ma anche per aumentare la lubrificazione e ridurre la possibilità che si formino irritazioni e microlesioni in seguito alla penetrazione.
Anche l’aspetto psicologico gioca un ruolo importante, proprio per questo si dovrebbe provare a rilassare la muscolatura pelvica attraverso stretching e automassaggi. Se necessario, può essere utile una visita da uno specialista che si occupa di pavimento pelvico.
Una volta terminato il rapporto. è importante lavarsi con acqua tiepida e utilizzare solo detergenti che rispecchino il PH. Anche l’alimentazione dovrebbe essere variegata e non piccante (salvo casi eccezionali), oltre a garantire idratazione al corpo bevendo almeno due litri di acqua al giorno. E’ utile inoltre assumere estratti di mirtillo rosso che rendono meno aggressivo l’Escherichia Coli nei confronti della mucola vescicale.