Articolo aggiornato il 2 Maggio 2011
La nuova tendenza della chirurgia plastica è più “selettiva”: non più il lifting stira tutto, per eliminare in blocco tutti gli inestetismi e i segni del tempo, ora si fa la mappa delle rughe, per togliere quelle che invecchiano e valorizzare al meglio quelle che donano un tocco in più, in termini di fascino, personalità e carattere. Se le rughe non sono tutte uguali, anche quando si ricorre al bisturi, meritano trattamenti differenziati e “personalizzati”.
Archiviata la moda del lifting stira tutto, che levigava tutta la superficie cutanea del volto, senza fare troppe distinzioni, quando si tratta di ritocchi anti age, ora molti esperti di chirurgia plastica ed estetia optano per un approccio meno generallizzato e più selettivo. Si fa la mappa delle rughe per individuare e cancellare quelle che invecchiano, ma anche per valorizzare, invece, quelle che conferiscono la giusta “impronte” di unicità e personalità al volto.
“Lontani sono i tempi del lifting stira-tutto. Oggi ad una donna o un uomo, che vengono da noi per fare un lifting, si fa la mappa delle rughe. Si osservano e si studiano tutti i segni che sono sulla pelle del viso: quelle linee trasversali o longitudinali più o meno profonde la cui origine è estremamente varia. Al loro formarsi contribuiscono infatti l’invecchiamento cronologico nel suo complesso, la degradazione delle fibre elastiche operata dal sole, i movimenti muscolari ed articolari, la forza di gravità” ha osservato un vero esperto del campo, il professor Giulio Basoccu, chirurgo estetico, Docente all’Università La Sapienza di Roma.
Tra i segni del tempo da cancellare, per ringiovanire lo sguardo e non solo, come ricorda il professor Basoccu: “ci sono delle rughe del viso che vanno sempre attenuate quando si decide di sottoporsi ad un lifting. Sono quelle profonde sulla fronte tipiche, per esempio, di persone che hanno molti pensieri e hanno spesso la fronte corrucciata. Queste rughe sono molto evidenti all’occhio e conviene eliminarle per dare maggiore luminosità al viso”.