La chirurgia estetica ormai non conosce confini: dopo seno, viso, lato B è la volta dei genitali. Oggi, infatti, non sussistono più grossi tabù al riguardo e il 5% delle donne arriva a chiedere al chirurgo un ritocco alle parti intime.
I ritocchi estetici ai genitali, quindi, non sono più solo per uomini. “Oggi sono in aumento le richieste di lipostruttura del monte di Venere e delle grandi labbra e di modellamento delle piccole labbra” spiega Carlo Magliocca, chirurgo plastico dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma. In sostanza si interviene per modificare la forma delle grandi labbra (le parti più esterne dei genitali femminili che variano in forma e dimensione da donna a donna) e delle piccole (le pieghe di tessuto più interne), riducendo le parti eventualmente in eccesso e si può intervenire anche con il lipofilling (l’inserimento di grasso) per reintegrare o modellare il monte di Venere, la parte adiposa situata sopra l’osso pubico.
Le richieste sono trasversali per età e non sono esclusivo appannaggio delle donne over 40, ma anzi al ritocco intimo puntano molte donne tra i 20 e i 45 anni. Questo oggi succede spesso per via delle nuove mode che mettono allo scoperto eventuali inestetismi: la depilazione totale dei genitali femminili, per esempio, ma anche la creazione di biancheria intima sempre più microscopica.
Ma esistono anche motivazioni meno effimere: “Quando si fanno diete ferree e veloci non si tiene conto che il grasso presente nel monte di Venere non va via o crea inestetismi. Ed ecco che molte chiedono di toglierlo o di riempirlo. I risultati sono ottimi se le pazienti hanno una cute giovane e in salute. L’intervento è ambulatoriale e non presenta rischi” spiega Magliocca. E dopo 10-15 giorni si può riprendere tranquillamente anche la vita sessuale.