Cheratosi pilare: quali le cause, la cura e la terapia? Si tratta di una malattia della pelle molto diffusa, che determina la presenza di piccole macchie di colore rosso o beige attorno ai follicoli dei peli. Il problema può presentarsi in diverse parti del corpo, dalle cosce ai glutei, dalle guance alla parte superiore delle braccia. E’ una condizione che non si può curare, ma con il tempo e con un trattamento adeguato può diventare meno evidente. Non è contagiosa, perché non si tratta di un’infezione e non è quindi causata da un batterio o da un fungo. Non c’è, quindi, nessun pericolo di contrarre la cheratosi pilare mediante il contatto con la pelle.
Cause
Non si conosce la causa precisa della cheratosi pilare. Si tratta di una condizione che in parte è ereditaria: è stato dimostrato, infatti, che circa il 50-70% dei pazienti con questa malattia della pelle hanno altri casi in famiglia. Inoltre potrebbe contribuire all’insorgenza del problema una produzione eccessiva di cheratina della pelle, un processo denominato ipercheratizzazione. E’ stato visto, infatti, che questi accumuli possono essere determinati dalla presenza eccessiva di particelle di pelle secca all’apertura dei follicoli piliferi. La cheratosi pilare può essere associata ad altre condizioni, come la dermatite atopica, l’eczema, la pelle secca e allergie stagionali inalatorie. Esaminando la pelle interessata dal problema, si può notare un leggero ispessimento e un vero e proprio intasamento del follicolo. L’aspetto arrossato della pelle può essere determinato dalla dilatazione dei vasi sanguigni in superficie.
Chi può ammalarsi
La cheratosi pilare è spesso una condizione che interessa i bambini e gli adolescenti, ma anche gli adulti possono ammalarsi. In genere le donne sono più colpite da questa condizione della pelle rispetto agli uomini. Nei bambini, la cheratosi pilare compare spesso entro i primi 10 anni e può subire un peggioramento durante la pubertà. Ma la cheratosi può comparire a qualsiasi età ed è una condizione che si verifica spesso nei gemelli, a causa della predisposizione genetica. Possono essere colpite dalla cheratosi anche le persone che hanno la dermatite atopica o che presentano una pelle molto secca. Solitamente si ha una regressione dei sintomi nei mesi estivi e un peggioramento nei mesi freddi.
Diagnosi
E’ davvero semplice effettuare la diagnosi della cheratosi pilare. Il medico si baserà sull’osservazione delle aree del corpo interessate dal problema. E’ molto utile conoscere l’eventuale storia familiare del paziente, a causa della predisposizione genetica alla patologia. L’esperto dovrà valutare i sintomi riferiti dal paziente e allo stesso tempo dovrà escludere altre condizioni della pelle, che possono risultare simili alla cheratosi pilare, come l’acne, l’eczema, la rosacea o la pelle secca. In genere non vengono impiegati test di laboratorio per diagnosticare questa condizione della pelle, anche se a volte, in casi particolari, il medico può consigliare una biopsia cutanea (viene prelevato chirurgicamente un piccolo pezzo della pelle, che sarà analizzato).
Cura e terapia
Non esiste una cura per la cheratosi pilare che possa considerarsi valida per tutti i casi. A volte questa condizione della pelle sparisce completamente senza la necessità di intervenire con un trattamento. Solitamente l’alimentazione non sembra avere a che fare con la cheratosi, anche se la carenza di vitamina A può determinare l’insorgenza di sintomi simili a quelli della cheratosi. Esistono comunque diverse possibilità per controllare i sintomi di questa malattia della pelle. Sono in molti, ad esempio, a notare degli effetti benefici effettuando un programma di lubrificazione della pelle, ma si deve trattare di una cura continua.
La regola principale consiste nel mettere in pratica dei consigli generali per fare in modo che la pelle non diventi estremamente secca. Ad esempio bisognerebbe utilizzare dei detergenti molto delicati. Esistono poi diverse creme idratanti da banco vendute in farmacia che possono agire positivamente sui casi più leggeri di cheratosi pilare. Inoltre sono disponibili delle lozioni lattiche, delle creme con urea e pomate a base di steroidi. Sarà il medico ad indicare nello specifico, valutando la situazione, quale opzione scegliere.
Sarebbe opportuno lavare ogni giorno la parte del corpo interessata, con un’azione delicata, e applicare due volte al giorno, con un massaggio leggero, delle lozioni per la pelle sensibile. Ricordiamo che, in caso di irritazione della pelle, bisogna utilizzare esclusivamente delle leggere creme idratanti. In certi casi il medico potrà prescrivere una cura con una crema steroidea topica, che va spalmata una o due volte al giorno sull’area infiammata. La cheratosi pilare in genere si rivela una condizione cronica, che deve essere trattata nel lungo periodo. E’ importante non attendere dei risultati in tempi brevi e allo stesso tempo non bisogna perdere la speranza, perché a volte la condizione può risolversi da sola.