Articolo aggiornato il 3 Agosto 2022
[aptica-gallery id=”69338″]Cheratosi attinica: quali le cause, i sintomi e le cure? Si tratta di una lesione della pelle generalmente provocata dall’esposizione ai raggi del sole e che deve essere oggetto di particolare attenzione. E’ sempre meglio tenerla sotto controllo, perché potenzialmente è pericolosa, potendosi trasformare anche in una forma cancerosa di lesione cutanea. L’aspetto è squamoso, di un colore giallastro e, rivolgendosi per tempo, ad un dermatologo, è possibile rimediare attraverso dei trattamenti adeguati. Ci sono dei farmaci adatti ed eventualmente, se il medico lo ritiene necessario, si può ricorrere all’asportazione chirurgica.Le cause
Le cause della cheratosi attinica sono da rintracciare nell’esposizione ai raggi ultravioletti del sole, che rendono più veloce il processo del fotoinvecchiamento cutaneo. Anche nelle giornate nuvolose bisognerebbe prestare attenzione, perché tante esposizioni prolungate possono avere un effetto negativo, generando anche macchie solari sul viso e sulla pelle.
Spesso, infatti, la cheratosi si presenta sulla pelle che ha rughe e lentiggini. Si tratta di un problema che ha una maggiore incidenza fra gli anziani con i capelli e la carnagione chiari. In presenza di una condizione di immunodepressione, può essere più rapida l’evoluzione verso una forma maligna della cheratosi.
I sintomi
I sintomi della cheratosi attinica consistono soprattutto nei segni che provoca sulla pelle. Ci si trova in presenza di lesioni squamose, dal colore giallastro e che, al tatto, appaiono piuttosto ruvide. La colorazione può essere anche grigiastra con attorno un alone rosso. Il tutto spesso è accompagnato da una sensazione intensa di prurito. Le zone della pelle più interessate sono quelle che, nel corso degli anni, rimangono più esposte al sole: il viso (soprattutto la fronte e le orecchie), le braccia, il dorso delle mani, le gambe e il cuoio capelluto, in caso di caduta dei capelli.
Le cure
Le cure per la cheratosi attinica consistono nell’utilizzo di alcuni farmaci ad applicazione topica. Si tratta generalmente di creme, che, massaggiate sulla cute, riescono a portare avanti un processo di guarigione. In dermatologia esistono anche differenti tipi di trattamento, oltre all’asportazione chirurgica tradizionale. Con la crioterapia le lesioni vengono sottoposte all’applicazione di azoto liquido, per poi cadere da sole.
Con il peeling chimico si può provvedere all’esfoliazione dello strato più superficiale della pelle, in modo da favorire la rigenerazione cutanea. La terapia fotodinamica consiste nell’esporre la cheratosi ad un agente fotosensibilizzante, mentre la laserterapia rappresenta un’ottima alternativa soprattutto quando le lesioni interessano aree ristrette.